Assicurare una sostenibilità di lungo periodo per l’Adriatico e mantenere una forte cooperazione tra Croazia e Italia per continuare a promuovere una Blue Economy condivisa sulla due sponde del mare. Sono alcuni dei grandi temi su cui riflettere durante la seconda tappa del roadshow (a Venezia il 31 maggio e a Padova il primo giugno) di InnovaMare, il progetto strategico Interreg Italia-Croazia incentrato sulla costruzione di un ecosistema innovativo per prevenire e monitorare l’inquinamento marittimo. Dopo il successo registrato a Dubrovnik, dove i partners hanno ufficialmente lanciato il roadshow di progetto nelle diverse località coinvolte, la comunità di InnovaMare (stakeholders, aziende private, centri di ricerca e pubbliche pamministrazioni) in laguna cercherà di individuare nuovi possibili terreni di cooperazione gettando le basi per ppartecipare a nuovi bandi UE, sempre nel campo dell’economia circolare e della blue economy. L’obiettivo della Community – spiega una nota – è capitalizzare i risultati raggiunti con il progetto e continuare ad investire risorse su know-how, strategie e partnership pubblico-private per costruire ecosistemi virtuosi e sostenibili a tutela delle risorse marittime. La due giorni è organizzata da Unioncamere Veneto, che è partner del progetto, in collaborazione con CNR-ISMAR, e prevede un fitto programma di workshop, anche all’interno del Salone Nautico Venezia 2022, una realtà fieristica di richiamo internazionale. I partecipanti si trasferiranno anche nella storica città di Padova, sede di noti centri di ricerca in campo di robotica e sensoristica. Ad aprire i lavori sarà Mateo Ivanac della Camera per l’economia croata, capofila del progetto, il 31 maggio. A seguire una serie di attività di co-progettazione orientate secondo temi (innovazione, monitoraggio ambientale, prevenzione dell’inquinamento marittimo e lotta alle microplastiche) e gruppi d’interesse in modo da facilitare utili scambi di informazioni tra ricercatori, imprenditori e settore pubblico. Nel pomeriggio, nell’ambito del Salone Nautico (Arsenale – Sala Modelli) in un’iniziativa congiunta con il progetto Interreg Adrion Future 4.0, sarà presentata al pubblico l’esperienza di InnovaMare e come quest’ultima potrà essere sfruttata alla luce di Industria 4.0 e dei nuovi progetti UE Interreg, con l’obiettivo di esplorare il potenziale della blue economy nella crescita regionale, nelle tecnologie avanzate e nelle competenze per lo sviluppo sostenibile. E’l’Università di Padova e, in particolare, la società Wireless and More, nata come spin-off del Dipartimento di Ingegneria Informatica, ad essere al centro della seconda giornata di lavori. In quest’occasione, infatti, saranno presentati ai partner gli ultimi prototipi messi a punto in campo di acustica subacquea e i progetti dell’Università di Padova per una gestione sostenibile dei rifiuti. La seconda tappa del Roadshow, nella Regione Veneto, si prefigge di aiutare concretamente i partner del progetto strategico Innovamare nella definizione di nuovi modelli di business per le economie dei territori che si affacciano sul mare. Oggi come mai prima, la sfida della Blue Economy che poggia sul rispetto dell’ambiente, sulla tutela dei mari e sulla promozione di un turismo sostenibile, non può rischiare di essere persa.
(ph arch.ilfriuli).
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