Il Veneto ha visto aumentare rapidamente il numero di beni confiscati alle organizzazioni criminali, frutto di operazioni di riciclaggio e usura. In occasione della “Giornata nazionale della legalità”, il 21 marzo,  Unioncamere Veneto evidenzia l’importanza della lotta alla criminalità e il suo ruolo attivo nella diffusione della cultura della legalità e promozione di rapporti corretti in ambito imprenditoriale ed economico. Per una società libera dalle mafie, corruzione e ogni forma d’illegalità, da anni il Sistema camerale fornisce informazione ed educazione alla legalità sensibilizzando il sistema imprenditoriale con incontri, percorsi di formazione e progetti nel territorio, oltre a dare ascolto e prima assistenza ai soggetti che si trovano in situazione d’indebitamento, difficoltà economica, crisi finanziaria e, da qui, a rischio di racket e usura, terreno privilegiato della criminalità organizzata. “Nella nostra regione la criminalità ha dimostrato di essere in grado di intaccare il tessuto socio-economico del territorio – ha sottolineato Mario Pozza, presidente di Unioncamere (nella foto, al centro)-. Il Veneto, come le altre regioni del Nord, attrae possibilità di riciclaggio che le organizzazioni criminali utilizzano per far fruttare i guadagni illegali, mascherandoli con investimenti in attività commerciali e imprenditoriali. È importante quindi conoscere, analizzare, raccontare per poi elaborare nuove strategie, anche culturali, di contrasto e prevenire. Per queste ragioni Unioncamere Veneto porta avanti una solida collaborazione con le forze dell’ordine e con tutti coloro che si battono per combattere l’illegalità al fine di realizzare efficaci iniziative di contrasto alle infiltrazioni mafiose e tutelare gli imprenditori onesti. Siamo convinti, infatti, che il rispetto della legalità costituisce non solo un pilastro imprescindibile di ogni civile convivenza ma anche un fattore fondamentale e condizione per il vero sviluppo economico, sociale e umano”. Il Sistema camerale dispone di preziosi strumenti a tutela della trasparenza dell’impresa e del mercato, a partire dal Registro delle Imprese, oggi completamente telematico: una banca dati con oltre nove milioni di persone fisiche tra imprenditori, soci, amministratori, sindaci e dirigenti di società; oltre sei milioni di imprese registrate; novecento mila bilanci depositati ogni anno. InfoCamere, la società consortile che si occupa dell’aspetto informatico del Sistema camerale, ha messo a disposizione delle Camere di Commercio e forze dell’ordine modalità di consultazione al Registro Imprese sempre più affinate che consentono di approfondire e velocizzare le indagini. Le Camere di Commercio sono inoltre tra i componenti del Nucleo di Supporto costituito presso le Prefetture, su indicazione dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC). Un Protocollo d’intesa tra il Sistema camerale veneto e l’associazione Libera ha portato alla realizzazione di studi e ricerche sulla presenza delle mafie e varie forme di illegalità in Veneto mappando e monitorando i beni confiscati sul territorio regionale. In collaborazione con Libera è stato attivato a maggio 2014 lo Sportello di ascolto “SOS giustizia”, operativo presso la Camera di Commercio di Padova per conto di tutte le Camere venete. Lo sportello, gestito da operatori di Libera, è rivolto a persone a rischio usura o vittime, vittime del racket, testimoni di giustizia e familiari delle vittime delle mafie per l’accompagnamento nelle procedure amministrative e nel difficile percorso di denuncia presso gli organi preposti. Altro fenomeno dannoso per economia e salute delle persone è la contraffazione dei prodotti. Gli Enti camerali sono in prima linea con le loro Unità Operative di Vigilanza sui Prodotti che, oltre a formazione e sensibilizzazione, operano sul campo e procedono a controlli, sequestri di merce contraffatta o non conforme alle normative e alle relative sanzioni. E’ stato rinnovato tra Regione Veneto, Unioncamere e Adiconsum l’accordo per l’utilizzo dello spettrometro a raggi X, strumento fondamentale per evitare i rischi derivanti da prodotti sospettati di contenere sostanze tossiche, pericolose per la salute dei consumatori.

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