È T4i Space tech for innovation, spin-off fondato nel 2014 dell’Università di Padova, ad essersi aggiudicato la 12° edizione del Premio destinato alle giovani imprese hi-tech generate dalla ricerca accademica. La cerimonia di premiazione, che si è tenuta nel Campus dell’Università della Calabria a Rende, è stata anticipata dall’expo e dai pitch delle 9 startup finaliste, tutte ad alto impatto tecnologico, che hanno illustrato percorso fatto e obiettivi futuri ad una qualificata Giuria composta da operatori di fondi di investimento, specialisti di early stage financing e manager d’impresa. L’Italian Master Startup Award – promosso da PNICube (Associazione Italiana degli Incubatori Universitari e delle Business Plan Competition accademiche) e organizzato quest’anno in collaborazione con l’Università della Calabria, il suo incubatore TechNest, CalabriaInnova e Fincalabra, con la sponsorizzazione di growITup e Unicredit Start Lab – è l’unico premio su base nazionale che va a riconoscere gli effettivi risultati conseguiti dalle startup nate in ambito accademico nei loro primi anni di vita. “L’edizione 2018 dell’IMSA ha premiato uno dei settori tecnologici più significativi della ricerca italiana, l’aerospaziale – ha commentato Giovanni Perrone, Presidente di PNICube – È un’ulteriore evidenza della capacità della ricerca universitaria italiana di creare imprenditorialità ad alta tecnologia in grado di contribuire ad uno dei settori economici a più alto valore aggiunto”. T4i [www.t4innovation.com], guidata da Daniele Pavarin (foto), è uno spin-off dell’Università di Padova che ha come mercato di riferimento la new space economy, cioè il nuovo mercato di servizi spaziali dominato da piattaforme satellitari di piccola taglia e basso costo. La missione di T4i è lo sviluppo di tecnologie propulsive dedicate alla messa in orbita di queste piattaforme. Partner di grandi aziende e Pmi, T4i le aiuta a sviluppare il loro potenziale in settori altamente specializzati inerenti i sistemi propulsivi avanzati. “La filosofia che guida T4i è basata sulla consapevolezza che i prodotti sviluppati dopo più di dieci anni di ricerca nei laboratori dell’Università di Padova sono unici sul mercato e fortemente competitivi» dice Daniele Pavarin «sulla volontà di trasformare faticosi anni di ricerca in prodotti vincenti, sull’aspirazione di vedere questi prodotti volare nello spazio, e sull’ambizione di creare una realtà prospera e vincente in sinergia con l’Ateneo e con il territorio che ci circonda. T4i inizia la sua attività nel 2014, ha aggiunto Pavarin, “come spin off dell’Università di Padova, dopo una prima fase di assestamento e grazie alla maturità raggiunta a livello tecnologico nei laboratori dell’Ateneo, decide di puntare tutte le sue risorse sulla trasformazione di modelli da laboratorio in sistemi propulsivi da volo, da commercializzare nel mercato globale”. Due le tecnologie chiave, frutto di oltre 10 anni di sviluppo in settore universitario prima e aziendale poi, e caratterizzate da un rapporto costo beneficio estremamente competitivo: il propulsore al plasma a radio frequenza, idoneo alla movimentazione orbitale, e propulsori chimici basati su acqua ossigenata, adatti sia all’inserimento in orbita sia alla movimentazione orbitale. (m.m.)