“Bellini Day” con epicentro Venezia, con le Gallerie dell’Accademia, il Museo Correr, il Museo Diocesano, la Fondazione Querini Stampalia, la Scuola Grande di San Marco, e le sette chiese: Frari (nella foto la famosa pala), San Zaccaria, San Francesco della Vigna, San Giovanni e Paolo, la chiesa Granpriorale dell’Ordine di Malta, san Giovanni Crisostomo e, infine, San Pietro Martire all’isola di Murano, istituzioni che vantano almeno un’opera di Giovanni Bellini. Una grande novità assicura anche la permanenza dell’iniziativa: tutte le pale d’altare delle chiese veneziane, grazie a uno sponsor privato godono di una nuova illuminazione. Altro risultato permanente: nel Museo Diocesano di Venezia è esposta l’”Assunta”, un dipinto considerato di transizione tra la vecchia e la nuova maniera del Bellini, di cui si sta completando il restauro nel laboratorio di San Gregorio. A Padova, visibile il “Ritratto di gentiluomo” degli Eremitani; a Rovigo, il Cristo Portacroce e una Madonna dell’Accademia dei Concordi; a Treviso, una Madonna del Museo di Santa Caterina; a Verona, due Madonne del Museo di Castelvecchio; infine a Vicenza il “Battesimo di Cristo” della Chiesa di Santa Corona. Una app consente di seguire l’itinerario belliniano in tutto il Veneto. Alla Cini, a fine ottobre, s’è svolto un convegno internazionale su Giovanni Bellini e la pittura veneziana. A Vicenza, il “Bellini Day” ha visto una conferenza a Palazzo Chiericati e la visita guidata alle sue opere d’arte presenti nella città berica. Nell’incontro inaugurale della giornata presentato il progetto “Luce” sul famoso artista alla presenza di Daniele Ferrara, soprintendente del Polo Museale Veneto e di Jacopo Bulgarini d’Elci, vicesindaco e assessore alla crescita del comune di Vicenza. Dopo il convegno il prof. Giovanni Villa ha accompagnato il pubblico in una visita guidata alle opere di Giovanni Bellini: il “Crocifisso Nicolini di Camugliano”, di proprietà della Banca Popolare di Vicenza ed esposto temporaneamente a Palazzo Chiericati; il “Battesimo di Cristo” nella Chiesa di Santa Corona e la “Trasfigurazione di Cristo”, ospite illustre di Palazzo Leoni Montanari. Quest’ultima opera, in origine eseguita per il Duomo di Vicenza, per iniziativa di “Intesa Sanpaolo” è tornata temporaneamente in città dal Museo di Capodimonte a Napoli. Per la prima volta un progetto culturale unisce un così ampio numero di realtà pubbliche e private del Veneto con l’obiettivo di celebrare la memoria di questo straordinario pittore per far conoscere al pubblico la sua grande produzione artistica, conservata nei musei cittadini e in molte realtà del territorio. Si tratta di una visione contemporanea, che vede il museo parte di un organismo più ampio e articolato, fatto di relazioni fra i dipinti e gli edifici sacri e civili e di legami fra le immagini e il significato dei luoghi. Nell’ambito del progetto, in questi mesi sono stati organizzati concerti, convegni e momenti di approfondimento finalizzati ad esplorare la figura di questo maestro dell’arte europea. Anche a Venezia il “Bellini Day”, promosso da “Polo Museale del Veneto” e dalla Regione Veneto, con visite guidate ai luoghi e alle opere di Giovanni Bellini. La mappa cartacea, disponibile gratuitamente presso le istituzioni coinvolte nel progetto, l’app bellini500, e il sito www.bellini500.org aiuteranno i visitatori ad orientarsi tra le molteplici proposte attraverso itinerari e informazioni su luoghi e sulle opere del celebre pittore. Il progetto “Luce” su Giovanni Bellini è frutto di un lavoro corale, che, oltre al Polo Museale del Veneto, alla Regione Veneto e alla Fondazione Querini Stampalia, ha coinvolto le Soprintendenze belle arti e paesaggio di Venezia e di Verona, il segretariato regionale del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo del Veneto, la curia patriarcale di Venezia, le Gallerie dell’Accademia, il Comune di Venezia con la fondazione Musei Civici, la fondazione Giorgio Cini, il Gran Priorato di Lombardia e Venezia del Sovrano Ordine di Malta, l’Ulss 12 veneziana, i Comuni di Padova, Treviso, Vicenza, Verona, civico museo di Castelvecchio, museo civico di Palazzo Chiericati e chiesa di Santa Corona, l’Accademia dei Concordi di Rovigo e la fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con il patrocino del Comune di Venezia. I soggetti privati che hanno contribuito al progetto sono Coop Allenza 3.0 e Famiglia Marsilli. L’intero progetto ha il supporto e il coordinamento di Fondaco Italia. Per info: www.bellini500.org.