Sono stati presentati a Venezia, presso la sede di Unioncamere del Veneto, i principali risultati del Progetto MEPA (Model Elaboration for Promotion and Analysis of Italian Family Business) per l’individuazione e l’analisi delle piccole e medie imprese familiari in Veneto. Il Centro Studi di Unioncamere del Veneto ha elaborato un proprio modello matematico in grado di automatizzare e velocizzare il processo di ricerca delle società di capitale a gestione familiare e quindi di estendere l’analisi alle imprese con fatturato annuo inferiore a 20 milioni di euro, soglia che delimita il campo di studio dell’Osservatorio AUB (AIDAF, Unicredit, Bocconi) sulle grandi imprese familiari. Lo scopo del progetto europeo MEPA, i cui risultati sono disponibili sul sito dedicato www.familybusinessmodel.eu, era infatti quello di colmare il gap relativo all’analisi e al monitoraggio delle imprese familiari di piccole e medie dimensioni, sviluppando un algoritmo per individuare ed analizzare dati ed informazioni sulle aziende familiari in Italia e in Veneto. L’azione che la Commissione europea ha cofinanziato era rivolta infatti ai Paesi in cui non sono stati ancora svolti in modo sistematico degli studi statistici sul tema. Grazie ai risultati del progetto MEPA sarà quindi possibile disporre di un modello (e quindi di un Osservatorio permanente)anche per l’analisi delle imprese di piccola e media dimensione iscritte al Registro delle Camere di Commercio al fine di rilevare le performance delle aziende a conduzione familiare e disporre di informazioni riguardanti la proprietà, la governance, il management, oltre ai risultati economici e finanziari. Tale modello, sviluppato con il supporto tecnico dell’Università Bocconi di Milano, è stato testato su 22.440 società di capitali con sede legale in Veneto con un fatturato di almeno 1 milione di euro. Di queste aziende è emerso che l’81,3%, ovvero 16.110, sono a controllo familiare. Più dell’80% si concentra in 4 province, Vicenza (22%), Treviso (20,4%), Padova (19,9%), Verona (19,1%). Guardando ai settori le imprese familiari sono presenti maggiormente nelle imprese manifatturiere ed in particolare nei comparti dei prodotti in metallo (25%), della meccanica (15%) e del sistema moda (13%). Dal 2008 al 2015, ovvero negli anni della crisi, le imprese familiari del Veneto hanno evidenziato performance economico-finanziarie migliori alle imprese a gestione non familiare. Per tutto il periodo analizzato il tasso di crescita delle imprese familiari è superiore, grazie soprattutto alle imprese di maggiori dimensioni. Migliore inoltre è risultata per le imprese a gestione familiare anche la redditività operativa (ROI), la reddittività netta (ROE) e il rapporto PFN/EBITDA, che misura la capacità dell’impresa di ripagare i debiti: la quota di aziende familiari con EBITDA negativo è strutturalmente inferiore a quella delle aziende non familiari. E’ emerso anche che oltre 1/3 delle aziende a controllo familiare (e circa 1 azienda non familiare su 2) ha disponibilità liquide superiori ai debiti finanziari e che le aziende familiari mostrano una struttura patrimoniale meno solida delle aziende non familiari.

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