Un modello operativo per segnalare presenze anomale sul territorio e comunicare in tempo reale con le Forze dell’Ordine: è questo lo strumento che, già a partire dalle prossime ore, fà seguito alla disposizione del presidente Massimiliano Fedriga (foto Regione FVG) di impiegare il Corpo Forestale nelle attività di presidio territoriale che favorisca il contrasto all’immigrazione illegale. La decisione, assunta a Trieste dal questore Isabella Fusiello e da Augusto Viola, direttore centrale dell’Area Risorse Agroalimentari, Forestali e Ittiche, definisce le modalità di impiego del personale regionale nelle attività di presidio delle zone nevralgiche del Carso interessate dai flussi migratori. “La novità – ha spiegato Fedriga che, assieme agli assessori Roberti e Zannier ha curato la regia dell’operazione – non è costituita dalle azioni di monitoraggio del territorio, che rientrano già nei compiti istituzionali del Corpo Forestale, bensì dall’introduzione di un modello organizzativo che consentirà a quest’ultimo di rapportarsi con le Forze dell’Ordine. Gli interventi, in questa prima fase limitati alla provincia di Trieste, vedranno coinvolti 23 effettivi, 15 dalla stazione del capoluogo giuliano e 8 da quella di Duino, e verranno pianificati con cadenza settimanale, sempre informandone la Questura”. Il presidente della Regione FVG ha precisato infine che non c’è “nessuna ‘fuga in avanti’ rispetto alle competenze del Corpo, che agirà nei limiti di quanto stabilito dalla legge 36/69, e pieno rispetto delle prerogative delle Forze dell’Ordine: su questi due pilastri – ha concluso Fedriga – si svilupperà, già a partire dai prossimi giorni, l’azione congiunta di Stato e Regione”.
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