Sono l’attaccante del Chievo (serie A) Calcio Riccardo Meggiorini e l’amministrazione e i dipendenti della Brenta PMC di Molvena (Vicenza) i vincitori della Categoria Adulti della 43/ma edizione del Premio della Bontà Sant’Antonio di Padova, che verrà assegnato il 20 e il 21 maggio a Padova, il cui tema ha preso quest’anno spunto dalle luminose parole di Papa Francesco: “Il virus dell’indifferenza ci fa chiudere occhi e cuore di fronte ai bisogni di chi ci sta accanto”. Hai un suggerimento per curare questa malattia e divenire, come dice Papa Francesco, albero di vita, che assorbe l’inquinamento dell’indifferenza e restituisce al mondo l’ossigeno dell’amore? Due esempi premiati dall’Arciconfraternita del Santo, promotrice del Premio, che ha desiderato evidenziare come nella quotidianità vi siano persone che non sono indifferenti e che si prodigano per agli altri, siano essi persone conosciute oppure no. Accanto ai partecipanti alla fase concorsuale riservata alle Scuole Primarie e Secondarie di I e II grado di tutta Italia ogni anno infatti l’Arciconfraternita si propone di individuare un protagonista che nella vita “adulta” abbia reso tangibile testimonianza degli insegnamenti del Vangelo. Quest’anno il 43/mo Premio della Bontà va dunque a due testimonianze di solidarietà e di vicinanza agli altri: all’attaccante Meggiorini, per il coraggio dimostrato nell’affrontare sotto casa l’aggressore di una giovane donna, non curante del rischio che avrebbe corso ma desideroso di difendere l’integrità e la dignità di un essere umano a lui prima sconosciuto. Nel settembre 2016 infatti, Meggiorini, svegliato nella notte dalle urla di una donna aggredita in strada sotto casa sua dal compagno, è subito intervenuto in difesa della donna, immobilizzando l’uomo. All’amministrazione e ai dipendenti della Brenta PMC di Molvena per la straordinaria generosità dimostrata nel donare complessivamente l’equivalente di circa 10 mesi di ferie ad una propria dipendente e collega che desiderava rimanere vicina alla propria piccola bimba, affetta da una grave disabilità, per il tempo che le sarebbe rimasto da vivere. Grazie al gesto disinteressato di molte persone, ciascuna delle quali ha offerto un po’ del proprio, c’è stato chi ha potuto regalarle solo qualche ora, chi ha donato un giorno, chi addirittura una settimana. Complessivamente i colleghi hanno raccolto in un mese 198 giorni di ferie. L’azienda ha poi contribuito aggiungendo alla colletta un’ulteriore settimana. La piccola Nicole di 6 anni è così tornata alla Casa del Padre la sera della vigilia di Natale scorso tra le braccia di mamma e papà. Un gesto di umanità che si è dimostrato “contagioso” rispondendo appieno proprio all’intento promosso dal Premio Nazionale della Bontà, generando altri gesti altruistici come dimostra la notizia recente di una dipendente del gruppo Unicomm di Dueville colpita da aneurisma alla quale 173 colleghi hanno regalato un giorno di ferie a testa, pari a un anno e mezzo di ferie, per la sua riabilitazione. Ma il Premio della Bontà desidera far riflettere le giovani generazioni, sin dalle primissime classi scolastiche, sostenute appunto dagli esempi degli adulti. Per questo è di fondamentale importanza la parte concorsuale vera e propria della manifestazione, riservata alle Scuole italiane, che quest’anno ha riscosso un ottimo successo partecipativo. È infatti alta quasi un metro la pila di plichi contenenti gli elaborati giunti dalle Scuole Primarie e Secondarie di I e di II grado di tutta l’Italia: ad un primo esame dei plichi almeno 12 le regioni interessate con lavori provenienti dalle città di Genova, Torino, Sondrio, Como, Pordenone, Gorizia, Brescia, Vicenza, Padova, Treviso, Venezia, Ravenna, Reggio Emilia, Pisa, Roma, Bari, Reggio Calabria, Messina, Catania, Medio Campidano, Cagliari e da altre ancora in fase di esame. Tra tutti questi pacchi, buste, scatole e bustoni verranno selezionati i vincitori per le tre Categorie del Premio – 1a narrativa, 2a disegno, 3a multimediale –, che riceveranno il riconoscimento nella cerimonia di premiazione prevista in due momenti: uno “civico” che si terrà sabato 20 maggio alle ore 20.30 all’Auditorium Pollini di Padova, aperto alla cittadinanza con ingresso gratuito; e un momento “religioso” che si svolgerà domenica 21 maggio alle ore 11.00 nella Basilica di Sant’Antonio. Entrambe le cerimonie saranno presiedute da mons. Giovanni Tonucci, Arcivescovo Prelato di Loreto e Delegato Pontificio per la Basilica del Santo, presente alla manifestazione per la quarta volta consecutiva. Durante la serata di sabato 20 maggio sarà la giovanissima orchestra dei “Pollicini Junior” del Conservatorio Musicale di Padova “Cesare Pollini” ad animare la cerimonia di premiazione. “Mai come quest’anno abbiamo ricevuto innumerevoli telefonate per richiedere informazioni sul Premio – commenta il Priore dell’Arciconfraternita di Sant’Antonio, Leonardo Di Ascenzo – e abbiamo coperto praticamente tutta la Penisola con gli elaborati arrivati, molti dei quali ancora in viaggio in questi giorni perché spediti a cavallo del 26 marzo scorso data di chiusura del bando. Quanto al Premio della Bontà 2017 siamo particolarmente contenti di aver potuto assegnare un riconoscimento, su proposta del nuovo Rettore della Basilica antoniana padre Olivero Svanera, ad un protagonista del mondo dello sport come Riccardo Meggiorini, che ha dimostrato che l’indifferenza si può combattere anche sotto casa. E altresì siamo soddisfatti e commossi di come un bel gesto quale quello compiuto dall’amministrazione e dai dipendenti della Brenta PMC di Molvena, che abbiamo voluto premiare con un secondo rinoscimento, abbia prodotto immediati effetti “contagiosi” verso altre realtà produttive che hanno seguito un esempio di solidarietà, che per noi cattolici è Carità cristiana”. Per info: Arciconfraternita di S. Antonio di Padova – Priore Leonardo di Ascenzo, 339.8414625.