“Il richiamo fatto da Carlo Messina, in questo momento storico non può restare inascoltato. È l’analisi fatta da un uomo di visione, che conosce molto bene l’economia e la finanza. Il messaggio è chiaro: le regioni del nord sono ancora la locomotiva che traina il Paese. Sono, quindi, gli strumenti per la ripresa di tutta l’Italia ma vanno messe in condizioni di poterlo fare con gli strumenti necessari”. Con queste considerazioni il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia accoglie le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Intesa San Paolo in cui invita l’Esecutivo a non inseguire azioni di Governo che puntino al contrasto con le regioni del Nord, sottolineando che sono amministrate bene e indispensabili alla crescita economica della nazione. “Messina invita chiaramente il Governo a trovare temi comuni con le Regioni settentrionali – sottolinea Zaia – se ha come priorità l’accelerazione della crescita. Ho letto che, addirittura, rimarca come non si può andare contro a quello che è il motore del Paese. È un segnale che va nella direzione delle nostre istanze, autorevole e di grande valore che sarebbe grave passasse inosservato. Il Veneto è la regione delle 600.000 partite iva e dei 150 miliardi di Pil, è chiaro che può essere ancora la locomotiva ma deve essere messo in condizioni di poter partire. In questo frangente non può risentire del momento di anarchia a livello centrale. Deve ricevere le necessarie competenze per decidere in proprio dove è possibile. Fermo restando la solidarietà, la sussidiarietà, il principio di coesione nazionale – conclude Zaia – autonomia non significa portar via qualcosa a qualcuno. Significa decidere in proprio. È necessario fare veloci perché rispettare i tempi dell’economia significa garantire occupazione e servizi ai cittadini. In poche parole la ripresa che tutti si augurano”. (Ceo Messina: foto agenzie,Messaggero, BI).