L’ Archivio Antico a Palazzo Bo di Padova ha ospitato un incontro su “Politica spaziale europea: i programmi Copernicus e Galileo”. Nel corso del convegno presentati i due sistemi satellitari europei Copernicus, satelliti Sentinel per il telerilevamento terrestre nelle frequenze ottiche e microonde, e Galileo, ossia l’equivalente europeo del sistema di navigazione GPS. Questi due sistemi hanno un considerevole potenziale sia in ambito scientifico che applicativo. Diversi dipartimenti dell’Ateneo di Padova sono coinvolti nel loro impiego, ad esempio per applicazioni in campo sismologico e deformazioni della crosta terrestre (Dipartimento di Geoscienze), applicazioni aerospaziali (Cisas/DII) e di Telecomunicazioni (Dei), Agricoltura di Precisione (Tesaf). sono intervenuti: C. Barbieri, Università di Padova – L’eredità di Galileo e Copernico: dai concetti ai Sistemi satellitari, G.G. Calini, Gsa – Galileo Gnss: status e futuro, M.C. Falvella, Asi– L’impegno italiano nei progetti Copernicus e Galileo, L. Sartori e A. Caporali, Università di Padova – Le applicazioni di Galileo e Copernicus in Agricoltura di Precisione e Scienze della Terra e R. Ayazi, Nereus – Nereus come catalizzatore dell’uso delle tecniche spaziali tra le regioni europee. I programmi spaziali UE per la navigazione satellitare – Galileo – e l’osservazione della terra – Copernico – sono stati entrambi lanciati alla fine degli anni ’90. Essi hanno un forte sostegno da parte del Parlamento europeo e delle altre istituzioni dell’UE. Questi programmi rappresentano, come è stato ricordato, un investimento pubblico di oltre 20 miliardi di euro da parte dell’UE e dell’Agenzia spaziale europea (Esa). Mentre stanno raggiungendo la loro piena capacità operativa, l’indipendenza strategica che essi forniscono per l’UE e i loro Stati membri comportano un forte sviluppo di servizi in materia di navigazione, agricoltura, silvicoltura e pesca, energia, sanità pubblica, trasporti e urbanistica. L’acquisizione del mercato dei servizi e dei dati forniti da Galileo e Copernicus è una priorità fondamentale della strategia spaziale europea adottata nell’ottobre 2016.

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