Uno studio condotto dalla dottoressa Sarah Beggiato (foto), afferente al Laboratorio del prof. Luca Ferraro, Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell’un. di Ferrara è stato selezionato tra i più meritevoli su oltre 13.000 abstract inviati al Comitato Scientifico del Congresso della “Society of Neuroscience” e sarà presentato a San Diego (CA, USA) nel prossimo novembre. La notizia è stata pubblicata sul sito dell’ateeo. Lo studio è stato eseguito in collaborazione con il prof. R. Schwarcz (Maryland Psychiatric Research Center, Baltimora, USA) ed è inerente alla valutazione degli effetti a lungo termine dell’esposizione a fumo di marijuana in fasi di sviluppo del sistema nervoso centrale, quali il periodo prenatale e l’adolescenza, con particolare riferimento alle malattie psichiatriche. I risultati ottenuti – per ora in fase preclinica – indicano che l’esposizione a componenti del fumo di marijuana in fasi di sviluppo del cervello induce, in età adulta, alterazioni nei livelli di acido chinurenico, sostanza endogena che sembra essere coinvolta nello sviluppo di disturbi psichiatrici. Come affermato da Beggiato “non è la prima volta che si dimostrano effetti a lungo termine dell’uso di marijuana in età giovanile e altri studi hanno già suggerito che chi fa uso di marijuana e dei suoi derivati durante l’adolescenza si esponga maggiormente al rischio di danni cerebrali permanenti e abbia una significativa incidenza di disordini di tipo psichiatrico. L’originalità e la rilevanza della nostra ricerca consistono nell’aver individuato una delle molecole che potrebbero essere alla base di tali rischi, aprendo la strada anche a possibili interventi terapeutici”.

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