A cento anni dall’inizio della Grande Guerra, l’ultima delle fortezze imperiali ritorna al pubblico al termine di un accurato recupero che ne ha riportato alla luce la particolarissima identità di manufatto interamente scavato nella roccia. Una giornata di eventi, visite guidate, allestimenti e incontri a ingresso gratuito. Dopo un lungo restauro e la conclusione dei lavori, Forte Pozzacchio – Werk Valmorbia viene restituito al pubblico e alla comunità trentina domenica 5 luglio.
Durante la giornata, il Forte rimarrà aperto e visitabile e vedrà la presenza di quanti hanno contribuito a restituirlo ai trentini così come ai visitatori italiani e stranieri. Le sue sale e gallerie potranno essere scoperte grazie a percorsi guidati, arricchiti dalla presenza di performer che approfondiranno temi e figure della Grande Guerra.
Forte Pozzacchio è l’ultima delle fortezze austro-ungariche realizzate tra Ottocento e inizio Novecento sul confine del Trentino con il Regno d’Italia. Interamente scavata nella roccia, rappresentava la più moderna macchina da guerra della monarchia danubiana.
I lavori di costruzione del forte iniziarono nel 1913 e proseguirono fino alla scoppio della guerra con l’Italia, ma l’opera non fu mai completata. Abbandonato dall’esercito austro-ungarico, il 3 giugno 1915 venne occupato dai soldati italiani. Con l’offensiva del maggio 1916 il forte ritornò in mano austriaca e vi rimase fino alla conclusione del conflitto. Il forte di Pozzacchio rappresenta lo stadio più evoluto raggiunto dall’ingegneria militare austro-ungarica.

 

Lascia un commento