A Palazzo Grimani, sede della Corte d’Appello di Venezia, si è svolta la cerimonia d’apertura dell’Anno giudiziario 2019, alla presenza della seconda carica dello Stato, il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Tra le numerose autorità civili, militari e religiose presenti, c’erano, oltre al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, il ministro degli Affari regionali e delle Autonomie, Erika Stefani, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia (nella foto di Venezia Live). La cerimonia, presieduta dal presidente della Corte d’Appello, Ines Maria Luisa Marini, ha previsto – tra gli altri – gli interventi del procuratore generale della Repubblica, Antonio Mura, e del presidente dell’Ordine distrettuale degli Avvocati, Giuseppe Sacco. La presidente Marini, in apertura della sua “Relazione orale sull’amministrazione della giustizia nel distretto”, ha voluto rivolgere un sentimento di particolare gratitudine al presidente Zaia e al sindaco Brugnaro “per avere, nell’ambito delle rispettive competenze e possibilità, sempre accolto, con generosità e prontezza, le richieste di supporto della Corte d’Appello, consentendo anche di inserire nelle cancellerie prezioso personale in ausilio”. La presidente ha inoltre messo in evidenza il supporto dell’Amministrazione comunale, che ha approvato il progetto esecutivo per la realizzazione del II lotto della Cittadella della Giustizia. Questo permetterà di unificare a Piazzale Roma, entro il 2021, le sedi della Corte d’Appello di Venezia, contribuendo così a risolvere la criticità data dalla disseminazione degli uffici in città. Marini ha poi ricordato la Convenzione sottoscritta con il Comune e la Procura Generale che mette a disposizione del personale amministrativo degli uffici giudiziari alcuni alloggi a canone calmierato. Ha ribadito nel suo intervento l’importanza del “concreto impegno delle istituzioni più prossime alla cittadinanza” anche il procuratore generale Mura, ringraziando per “le iniziative di ausilio al funzionamento delle strutture giudiziarie garantite da Regione Veneto e Comune di Venezia”. In Veneto si registra una maggiore presenza della criminalità organizzata, dei reati economico-tributari, a sfondo sessuale, predatori, ambientali e per guida in stato di ebbrezza. Stazionario il traffico di droga mentre c’è stata una buona gestione, sul fronte giudiziario, della vicenda delle banche venete e del contrasto al terrorismo. E’ il quadro sulla giustizia in Veneto trattato dal Procuratore generale Mura nella sua relazine. Sul fronte degli altri reati ha poi ricordato che “gli omicidi volontari sono calati da 83 a 51 ma risultano molto più che raddoppiati i tentativi di omicidio passati da 77 a 186”. “Le vittime di sesso femminile nell’ultimo anno – ha precisato – sono state 23 e 55 in quelli tentati”. “Tra le notizie di reato in diminuzione – ha concluso – pedofilia, pedopornografia, reati contro il patrimonio. Lieve il calo dei reati contro la pubblica amministrazione e in materia di edilizia ed urbanistica”. Il PG Mura ha infine definito preziosa la Convenzione sottoscritta per l’assegnazione degli alloggi, perché permette di “attenuare le difficoltà che in passato hanno frenato la scelta di Venezia quale sede di servizio”. Da ultimo, riconoscenza all’Amministrazione è stata espressa anche dal presidente Sacco, che, oltre a ricordare gli sforzi profusi dal primo cittadino per arrivare al completamento della Cittadella della Giustizia, ha menzionato la Convenzione sottoscritta con il Comune per la sistemazione, a spese dell’Ordine degli avvocati, di una parte dell’edificio in Fondamenta dei Tabacchi da utilizzare, come propria sede dotata di auditorium.