Giovanni e Carlo hanno un lavoro che amano, fanno sport, studiano musica, escono con gli amici. Sono felici della vita che vivono e vorrebbero che fosse così anche per tutte le altre persone che, come loro, hanno la sindrome di Down. Sono stati proprio i due giovani soci di Aipd onlus (Associazione italiana persone Down) ad aprire la conferenza stampa svoltasi a Mestre per presentare la Giornata nazionale della persona con sindrome di Down, a testimonianza del fatto che davvero, come recita lo slogan della 13. edizione della Giornata, “Un futuro più indipendente è un futuro possibile” (1O E 11 ottobre). All’incontro sono intervenuti l’assessore comunale alla Coesione sociale, Simone Venturini, il presidente e la coordinatrice di Aipd onlus (Associazione italiana persone Down) – sezione di Venezia-Mestre, Silvia Bologna e Francesca Pinto. Anche quest’anno, in oltre 200 piazze italiane, i volontari delle associazioni aderenti al CoorDown offriranno tavolette di cioccolato in cambio di un contributo (minimo 5 euro) per sostenere i progetti di autonomia e inclusione rivolti alle persone con sindrome di Down e garantire loro una migliore qualità della vita e un futuro più sereno.
“Le belle realtà, come quella di Aipd – ha sottolineato l’assessore Venturini – che stanno in piedi con le loro gambe e che offrono il loro prezioso contributo senza chiedere assistenzialismo, sono veri esempi di quella sussidiarietà a cui sempre dovrebbero ispirarsi i rapporti tra le istituzioni e i cittadini. Invito tutti a visitare sabato e domenica gli stand dell’associazione per conoscere più da vicino persone, come Carlo e Giovanni, per cui il lavoro è più passione che fatica”. Tra i progetti di Aipd di Venezia Mestre, raccontati da Francesca Pinto e Silvia Bologna, anche quello di una guida turistica di Venezia ad alta comprensibilità, realizzata dai ragazzi dell’associazione nell’ambito dei progetti europei Smart tourism e Turisti non per caso, pubblicata lo scorso anno in italiano e la cui versione in inglese, già pronta, non ha ancora potuto essere stampata per mancanza di fondi.