A Trieste il primo ottobre si celebra la Giornata mondiale del caffè; nella città giuliana ci sono ancora famosi luoghi storici e letterari famosi dove la prima bevanda richiesta è il caffè. C’è ora la prima “mug chain” internazionale, la più lunga staffetta del “buongiorno 2.0” mai realizzata prima, resa possibile caricando sulla pagina Facebook di Nescafè (il caffè solubile più bevuto al mondo) un video-saluto in modalità selfie con l’hashtag #GoodMorningWorld, in cui i protagonisti ricevono in maniera virtuale un caffè. Il video della mug chain sarà trasmesso in diretta streaming mondiale domani dalle ore 10.30 sulla pagina Facebook. Per ogni video #GoodMorningWorld caricato online Nescafè fornirà una piantina di caffè agli agricoltori. Una scelta che consentirà al caffè di alta qualità di continuare, è detto in una nota, ad essere coltivato e amato da centinaia di milioni di persone. Il consumo di caffè nel mondo, negli ultimi anni, è cresciuto del +2%, diventando il secondo prodotto più commercializzato, preceduto solamente dal petrolio. L’Europa si conferma il primo consumatore al mondo e l’Italia si classifica al secondo posto, dopo la Germania, per l’importazione di caffè e al nono posto per consumo con un valore pro capite annuo di 5,6 kg. Il 97% degli italiani lo beve (espresso, americano, cappuccino o macchiato) una o più volte al giorno; mentre solo il 3% della popolazione non lo consuma. Uno studio indica che in media gli italiani bevono circa 4 caffè al giorno di cui solitamente 2 a casa, 1 al bar e 1 in ufficio. scelta condivisa soltanto dal 23,7% degli uomini. Le donne in genere sospendono l’abitudine di bere il caffè già nel tardo pomeriggio. Accodata a Venezia nei traffici del Mediterraneo, dopo la parentesi napoleonica Trieste inizia una forte crescita che, verso la metà dell’ottocento, la porta ad essere il principale scalo dell’impero austro-ungarico. Viene costituito un Punto franco in cui nel breve periodo primeggia il commercio del caffè che imprenditori delle provenienze più varie gestiscono con capacità moderne. È degli inizi del nostro secolo l’attività di mondatura del caffè che in anni recenti è rinata a livello industriale. Già nel Novecento il commercio del caffè a Trieste va godendo del primato che si rispecchia in quel 30% circa di importazioni italiane che gestisce tuttora. L’attività caffeicola triestina oggi è rappresentata da: cinque aziende importatrici e grossiste (crudisti); una decina di case di spedizione specializzate in caffè; una ventina di torrefazioni delle dimensioni più varie; un gruppo di validi agenti di commercio specializzati nel prodotto; e c’è uno dei pochi impianti di decaffeinizzazione presenti in Italia (Demus). Inoltre, è attivo il primo impianto moderno per la lavorazione del caffè (Silocaf)e altre strutture che ruotano attorno al settore. L’Assocaffè (e Gruppo Torrefatori Tre Venezie) ricorda che gli importatori-crudisti triestini sono in grado di offrire sui mercati italiano, europeo e dell’est tutte le qualità di caffè prodotte, con particolare attenzione per i caffè d’alta gamma e gourmets. Le case di spedizione specializzate nel prodotto sono in grado di espletare qualsiasi operazione mercantile e doganale. Anche le compagnie di assicurazione a Trieste si sono specializzate in coperture assicurative del caffè (giacenze o movimento).