L’Unaga, il Gruppo di specializzazione della Federazione nazionale della stampa italiana (FNSI), che raggruppa le ARGA, le Associazioni regionali della stampa agricola, agroalimentare, dell’ambiente e territorio, ha fatto propria la segnalazione del presidente di Arga FVG, Carlo Morandini, rispetto alle procedure per l’accreditamento dei giornalisti adottate di recente da alcune delle principali fiere specializzate italiane. Riunitasi a Napoli, su iniziativa del segretario nazionale, il friulano Gian Paolo Girelli, la giunta esecutiva dell’UNAGA, della quale Morandini è consigliere nazionale, ha infatti adottato la nota di Morandini. E si muoverà nelle sedi più opportune, affinché le formalità di accreditamento dei giornalisti siano riportate alla prassi consuetudinaria. Come segnalato da diversi colleghi e colleghe, aveva riferito Morandini al vertice Unaga –“alla richiesta di accreditamento viene richiesto di specificare se il, o la richiedente l’accreditamento all’evento, dirige una testata giornalistica; o, in caso diverso, tramite una lettera di incarico del direttore della testata rappresentata, viene richiesto di indicare il livello professionale del o della giornalista all’interno della testata, e viene chiesto di allegare un articolo pubblicato su tale testata inerente l’edizione precedente dell’evento fieristico o quello in corso. Pura procedura di controllo? Non è così semplice. Perché la raccolta di dati sensibili dà modo alla fiera di selezionare i giornalisti/e che intende fare accedere all’evento”. “Consente di creare una lista di buoni e cattivi – ha specificato Girelli – e mira a indurre il/la giornalista a scrivere, leggere, pubblicare solamente ciò che va bene alla fiera. Ma per questo compito è già a contratto il relativo ufficio stampa”.
Per esempio, nella giornata inaugurale dei grandi eventi, partecipano personaggi che per molte testate sono raggiungibili solamente in quell’occasione. E l’incontro può consentire di generare servizi giornalistici. Che i/le giornaliste hanno tutto il diritto di poter confezionare. Salvo che si tratti di eventi riservati, a circuito chiuso, per i quali non può servire l’accredito. In quanto non sono occasione di comunicazione, né a disposizione di tutti per essere valutati e raccontati. Compito, ha precisato l’UNAGA, quello di generare informazione rispetto e dai grandi eventi fieristici, che può e deve spettare a tutti i giornalisti, senza distinzioni, né pregiudizi o prevaricazioni che possono far temere la elezione di una sorta di stampa controllata”. Peraltro, la gran parte dei giornalisti specializzati nei diversi settori, che tra l’altro scrivono delle e nelle rassegne specializzate e fiere, sono free lance.

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