Le cittadine di Mel, in provincia di Belluno, e di Marchin, in Belgio sono sempre più vicine e presto daranno vita ad un gemellaggio. La bella notizia è stata accolta con grande entusiasmo dalla nutrita delegazione zumellese, guidata dal sindaco Stefano Cesa, presente a Marchin per il ricco programma di eventi organizzati, nella settimana dall’8 al 14 settembre scorsi, in occasione del 70° anniversario dell’accordo Italia-Belgio sull’emigrazione sottoscritto nel giugno del 1946. Ad accompagnare il sindaco c’erano gli assessori Stefano Varaschin e Simone Deola. Per l’Associazione Bellunesi nel Mondo il consigliere Sergio Cugnach e, per il Cral Farrese, Orazio Perera. A coordinare la delegazione italiana Mario Darù anch’egli con la sua famiglia emigrante a Marchin. Incontri, conferenze, filmati, musica, cucina, folklore ed altre interessanti proposte hanno animato per una settimana i centri delle cittadine di cittadine belghe di Huy e Marchin addobbate da tantissimi tricolori, che insieme hanno organizzato in maniera egregia questo evento denominato ‘’Viva l’Italia’’ in omaggio agli emigranti italiani arrivati in Belgio dopo la seconda guerra mondiale. “Oggi più del 10% della popolazione di Marchin è di origine italiana – ha detto il sindaco Eric Lombà – gli emigranti italiani non hanno solo contributo alla crescita economica del Belgio con la fatica e la forza dello loro braccia, ma hanno portato in Belgio stili e modi di vita nuovi. Le loro tradizioni e la loro cultura.Tutto ciò ha arricchito la nostra comunità ed il nostro modo di vivere. Negli anni ci siamo tolti i pregiudizi e le diversità culturali. Ci siamo disfatti delle differenze per andare uno incontro all’altro. E’ questa la via per la costruzione di una Europa sociale, della gente, del rispetto dei lavoratori e delle loro famiglie”. Mel ha sottoscritto nel 2012 un patto di amicizia con Marchin ed ora la volontà di stringersi in un gemellaggio è un ulteriore volontà a consolidare i profondi di rapporti che legano la cittadina della Vallonia belga con Mel, iniziati ancora nei primi mesi del 1947. Sono infatti di Mel i primi lavoratori italiani ad arrivare a Marchin, insieme a qualche altro del paese di Andreis nella Valcellina in provincia di Pordenone, che trovarono impiego in una delle più importanti fabbriche di produzione e lavorazione a caldo di lamiere in acciaio del Belgio e d’Europa Les Toleries Delloy-Matthieu.Tra il 1947 ed il 1956 furono un centinaio gli emigranti zumellesi e bellunesi molti dei quali raggiunti poi dai famigliari, che trovarono impiego nella fabbrica di Marchin. Un lavoro duro e faticoso quello del laminatore di lamiere che mise a dura prova la resistenza e la volontà dei nostri emigranti che mai si sarebbero aspettati una realtà di lavoro di questo genere. Dopo la catastrofe del Vajont ed il successivo insediamento nella Valbelluna di alcune importanti stabilimenti, si aprì finalmente per molti dei nostri emigranti la concreta possibilità di un ritorno al paese di origine. Le relazioni e gli scambi con Marchin sono comunque ben consolidati. Ancora nel 1996, a Palazzo delle Contesse di Mel, è stata organizzata una grande mostra e un convegno sulla presenza e il lavoro dei nostri emigranti a Marchin. Negli anni successivi si sono intensificati i viaggi tra Mel e la cittadina belga. Sono stati organizzati eventi culturali, incontri sportivi di pallavolo e di calcio. Un nostro emigrante, Angelo Comel, membro di Bellunoradici.net, ha pubblicato un libro e un DVD.