Valter Flego, presidente della Regione Istriana, al termine di un incontro tenutosi a Trieste, cui hanno preso parte anche il vicepresidente del Parlamento croato Furio Radin e il sindaco di Pola Boris Miletic, ha detto che la proposta della Regione Friuli Venezia Giulia, avanzata dalla sua presidente, che la Regione Istriana entri nel Gect come osservatore permanente “è per noi un’ottima idea per continuare a lavorare insieme sui progetti europei”. Ad oggi, il Gect (Gruppo europeo di cooperazione territoriale) Euregio Senza Confini è composto da Friuli Venezia Giulia, Veneto e dalla Carinzia. Inoltre, come ha ricordato lo stesso Flego, la comunanza degli interessi dell’Istria e del Friuli Venezia Giulia verso le Autorità e le tecnostrutture dell’Unione europea è rappresentata anche simbolicamente: la Regione Istria, infatti, “alloggia” a Bruxelles nello stesso edificio di rappresentanza di proprietà del Friuli Venezia Giulia. A parere di Furio Radin, i vantaggi di un ingresso dell’Istria come osservatore nel Gect, proposto nei colloqui, dipendono dal fatto che “i rapporti tra il Friuli Venezia Giulia e la Regione istriana sono vitali per la Comunità nazionale italiana. Questi passi che si stanno facendo per trasformare la Regione Istriana in osservatore sono importanti e noi contribuiremo e parteciperemo. La Comunità nazionale italiana in questo – ha aggiunto il rappresentante italiano nel Parlamento croato – dà un valore aggiunto, perché è impossibile definire l’Istria senza la componente croata e quella italiana (istroveneta): altrimenti saremmo come le altre contee in Croazia”. Nel corso dell’incontro con la Regione Friuli Venezia Giulia, come ha riferito al termine il sindaco di Pola Boris Miletic, “si è parlato dei rapporti economici, ma anche culturali” e sono state evidenziate, in particolare, le prospettive di una collaborazione nelle eccellenze dei prodotti tipici. “Noi – ha detto Miletic – siamo conosciuti come una Regione che ha ottimi olio d’oliva, prosciutto, vini e nel futuro vogliamo svilupparci come bio-regione a produzione ecologica. Questi prodotti tipici sono il nostro valore aggiunto e sicuramente ci sono buoni esempi in Friuli Venezia Giulia che si possono cogliere”.

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