Dalla stampa economica specializzata e da MF (a firma di Francesca Gerosa) si è appreso che il gruppo croato “Ina” di Zagabria ha riacquistato la partecipazione del 50% detenuta da Eni-Industria Nafte in una joint venture che lavora su 10 siti di estrazione di gas naturale nell’Adriatico settentrionale. L’acquisizione comunque deve essere approvata delle autorità competenti. Oltre a questo passaggio eco-finanziario Eni ha anche deciso la cessione a Mubadala Petroleum di una quota del 10% nella concessione di Shorouk, nell’offshore dell’Egitto dove si trova il giacimento super-giant a gas di Zohr. In concreto, il colosso oil italiano e Ina-Industrija Nafte hanno firmato un accordo che consente a quest’ultima di acquistare il 100% di Eni Croatia. La produzione corrente di gas della società ceduta ammonta a circa 2.500 barili di olio equivalente al giorno. La fornitura di gas naturale dalla Croazia al mercato italiano sarà garantita in virtù di una intesa commerciale tra Ina ed Eni, in base alla quale il gas prodotto dal giacimento Marica continuerà a essere trasportato in Italia. Con questo accordo (in linea con il piano di razionalizzazione del portafoglio mediante vendita degli asset marginali) Eni esce dal business Upstream in Croazia, dove è presente dal 1996 in partnership con Ina-Industrija Nafte.