A Belfiore, una graziosa località del Basso Veronese, si è da poco conclusa la 66/ma edizione della festa dedicata alla mela, manifestazione simbolo del territorio, della cultura, del duro lavoro nei campi, con convegni e dibattiti, visite guidate, premiazioni, e naturalmente musica e pesca di beneficenza. La festa, che il Comune dedica al suo prodotto tipico, prevede, oltre alla tradizionale mostra-mercato della mela, anche l’esposizione di prodotti biologici, attrazioni e stand gastronomici dove degustare piatti della tradizione. Si dice che il Melo Decio di Belfiore sia una varietà antichissima, probabilmente conosciuta sin da epoca romana, che solo in questa zona ha trovato le giuste caratteristiche climatiche per sviluppare le sue migliori proprietà. Nel territorio di Belfiore sono rimasti filari di mele antiche, autoctone, che hanno tutto il sapore della zona. Le piante erano state salvate da alcuni agricoltori in ricordo dei padri e delle generazioni precedenti e i loro frutti sono un prodotto sano e genuino che finisce sulle tavole prevalentemente locali. Hanno una produzione con alternanza biennale, tardiva per quanto riguarda la capacità produttiva della pianta: la produzione di questa antica varietà è limitata a qualche decina di quintali all’anno. Si tratta però di una varietà unica, estremamente profumata e ricercata dai laboratori di conserve per la produzione di mostarda, per la sua caratteristica delle resistenza in cottura.
Come nei comuni limitrofi di Zevio, Albaredo d’Adige, Terrazzo e Ronco all’Adige, la melicoltura di Belfiore è favorita dai terreni permeabili dell’Adige che assicurano caratteristiche peculiari e qualità al prodotto. Il tema della frutta nell’alimentazione moderna ed in particolare della mela sono stati illustrati durante i dibattiti che hanno costituito un momento d’incontro fra cultura e tradizione che vuole sensibilizzare i cittadini alla salvaguardia delle risorse del territorio, ma anche un’occasione golosa per assaporare le specialità culinarie realizzate con le differenti tipologie di mela.
I “pomi” sono stati citati in vari documenti del ‘300 e del ‘400 insieme a “frutti saporosi d’ogni stagione e d’ogni tipo” ed anche nei secoli successivi viene evidenziata in dettagliate citazioni l’importanza delle rinomate mele veronesi. Dopo la raccolta il prodotto non è soggetto a trasformazione in quanto destinato al consumo immediato. La mela è un frutto ricco di zuccheri e vitamine; il suo consumo porta vantaggi e benefici all’organismo: “Una mela al giorno…toglie il medico di torno!”. Il detto popolare è molto appropriato perché la mela può essere considerata un farmaco della natura per le sue poche calorie, gli zuccheri, il potassio, la vitamina C, l’acido citrico e malico. Abbassa il colesterolo ed è ben tollerata dai diabetici. Trova ottimo impiego in cucina: dalle gelatine, alle marmellate, ai succhi di frutta, al sidro, alle torte e alle crostate. Belfiore ha ottenuto il presidio Slow food del melo Decio nel 2015. (odm)