Sesta economia mondiale e secondo mercato europeo con più di 66 milioni di abitanti, secondo (dopo la Germania) nel ranking dei mercati di sbocco del Made in Italy (+3% l’export 2016), la Francia mostra un ritrovato dinamismo dopo aver chiuso il 2016 al +1,1% e con una stima del +1,4% nel 2017. Ma è alla voce investimenti diretti esteri (IDE) che arrivano segnali promettenti, anche per il Triveneto. Lo scorso anno si sono registrate 1.117 nuove decisioni di investimento produttivo in Francia, di cui 141 da imprese italiane (13%), un balzo del 68%, miglior risultato degli ultimi dieci anni, che colloca l’Italia al terzo posto tra gli investitori esteri dopo Germania (17%) e USA (16%). Gli IDE in uscita dalla Francia, viceversa, hanno toccato quota 35 miliardi di dollari. Il Veneto si ferma al 7% degli investimenti diretti italiani in Francia, ma con grandi potenzialità di sviluppo. Nel 2016 l’export regionale verso Parigi ha segnato +2,8%, per un valore di 5,7 miliardi di euro. Valori incoraggianti per il made in Padova, per cui la Francia è il secondo mercato di riferimento: +3,3% l’export nel 2016 (953 milioni) e una media del +4,4% nel 2014-2016, con quote significative per meccanica (30%), sistema moda (13%), chimica gomma-plastica (12%). Con tutti gli indicatori congiunturali favorevoli e un consolidamento della ripresa nel 2017, la Francia è uno dei principali mercati per le imprese del Triveneto e uno dei più importanti investitori in Italia. Le prospettive commerciali e di investimento, tra opportunità di insediamento, incentivi alla R&D, equity saranno i temi del focus Paese “La Francia come opportunità commerciale e di investimento per le imprese del Triveneto” organizzato da Confindustria Padova, Finest e Business France, che si terrà il 12 luglio, dalle ore 9.30, nella sede di Confindustria Padova (via E. P. Masini – zona Stanga). I lavori saranno introdotti da Alessandro Nardo, responsabile Area Internazionalizzazione di Confindustria Padova. Seguiranno gli interventi di Hervé Pottier, direttore Italia di Business France Invest, Elia Cunzi JPA International, Chiara Poggi-Ferrero, partner DS Avocats, Alessandro Morelli, responsabile Mercato di Finest, Vittoria Pugliese, responsabile Desk Italie di Crédit Agricole. Poi saranno illustrate le testimonianze di tre casi di successo veneti di investimento diretto in Francia, con Alberto Marenghi Ceo di Cartiera Galliera Srl di Galliera Veneta (Pd) e presidente di Papeterie de Raon, Riccardo Samiolo Chief financial officer di Came Spa di Dosson di Casier (Tv), Denis Bagnara Cfo di Pengo Spa di Bassano del Grappa (Vi) e presidente di Barbier. “La crescita progressiva e costante del nostro export in Francia – ha detto Marco Stevanato, delegato Confindustria Padova per l’Internazionalizzazione (foto) – è uno dei fattori di tenuta del tessuto produttivo. La Francia è un’opportunità ancora non sufficientemente esplorata per gli investimenti del Nord Est e un partner strategico per la nostra manifattura, in particolare nei settori della farmaceutica, meccanica, chimica e del sistema moda. Il focus che abbiamo promosso insieme a Finest e a Business France lo dimostra. Oggi il mercato delle fusioni e acquisizioni tra Italia e Francia sta segnando una netta inversione rispetto agli ultimi vent’anni, quando le operazioni francesi hanno raggiunto un controvalore di oltre 100 miliardi di euro, quasi il doppio di quelle italiane oltralpe. Crediamo importante favorire questo processo in una logica di reciprocità e aiutare le imprese a cogliere tutte le occasioni di crescita, anche crossborder”.