Quasi 1,2 miliardi di garanzie (+3,7%) pari al 13,2% del totale nazionale che hanno “liberato” finanziamenti per 1,7 miliardi. Oltre 10 mila operazioni ammesse (+7,4% rispetto allo stesso periodo 2016) con l’industria nella parte del leone: 54% delle operazioni e 61,6% delle garanzie per oltre 1 miliardo di finanziamenti. È il bilancio in Veneto dei primi nove mesi del 2017 del Fondo di garanzia per le Pmi. Uno strumento che il decreto fiscale collegato alla manovra di bilancio ha rifinanziato con una dote aggiuntiva di 500 milioni (300 per il 2017 e 200 milioni per il 2018). Tra le province svettano Vicenza con 2.734 operazioni ammesse e 475 milioni di finanziamenti, Padova con 1.817 operazioni e 323,5 milioni, Treviso con 1.812 operazioni e 319,7 milioni. E dal bilancio del Fondo Pmi emerge che dal 2000 ad oggi sono state accolte in Veneto più di 69 mila operazioni per 12,4 miliardi di prestiti e 7,7 miliardi di garanzie.
La nuova iniezione di risorse al Fondo Pmi, che fa capo al Ministero dello Sviluppo economico, arriva alla vigilia dell’entrata in vigore dei nuovi criteri di garanzia pubblica dei finanziamenti bancari che debutteranno dall’anno prossimo. Dal 14 giugno scorso è infatti attivo un nuovo modello che dal 2018 sarà esteso a tutte le imprese per l’accesso alla garanzia pubblica. Con il nuovo sistema previsto nella riforma contenuta in un decreto di Mise e Mef, il 92% delle Pmi italiane potrà bussare alla porta del Fondo (secondo i calcoli del Mise). In base al nuovo modello di valutazione sono cinque le classi di merito attribuite alle Pmi alla luce dei bilanci: sicurezza, solvibilità, vulnerabilità, pericolosità e rischiosità. Solo quest’ultima esclude l’azienda dalla garanzia (solo l’8% delle Pmi secondo una simulazione effettuata dal Mise). Il nuovo modello che prenderà il posto dell’attuale sistema – che oggi esclude il 30% delle Pmi – premia le imprese che investono assicurando loro la percentuale di massima copertura. Le novità della riforma e i nuovi criteri di valutazione saranno al centro del seminario “Nuovo modello di accesso al Fondo di garanzia per le Pmi”, organizzato da Confindustria Padova e Unindustria Treviso con il Ministero dello Sviluppo economico e Confindustria. L’appuntamento è a Padova giovedì 9 novembre, alle ore 10.00 al Centro Conferenze alla Stanga (Piazza Zanellato, 21) e nel pomeriggio, alle ore 15.00 a Treviso a Palazzo Giacomelli (Piazza Garibaldi, 13). A Padova i lavori saranno aperti da Mario Ravagnanm (foto), vice presidente di Confindustria Padova delegato a Credito e Finanza e dal direttore generale Paolo Giopp. Seguiranno gli interventi di Francesca Brunori responsabile Credito e Finanza di Confindustria, Nicola Buonfiglio Ministero dello Sviluppo economico, Gianpaolo Pavia Banca del Mezzogiorno MedioCredito Centrale. Il programma si replica a Treviso nel pomeriggio con l’apertura dei lavori di Bruno Carrera vicedirettore generale di Unindustria Treviso. L’obiettivo del seminario, spiega una nota degli industriali, è offrire agli imprenditori e a chi in azienda si occupa del rapporto con gli istituti di credito e i confidi un quadro completo della nuova operatività del Fondo di garanzia Pmi e dei nuovi meccanismi di accesso a seguito della riforma che mira ad estendere la platea dei beneficiari, con percentuali di copertura più elevate per le operazioni con un profilo di rischio medio-alto e per quelle orientate agli investimenti.