Sono oltre 7.100 i comuni italiani a rischio frana e alluvione, oltre l’88% a livello nazionale, per un totale di sette milioni di abitanti residenti (fonte rapporto Ispra). Negli ultimi anni, su 700 mila eventi franosi in Europa, 500mila hanno riguardato l’Italia. La lotta al dissesto idrogeologico passa attraverso la prevenzione e per questo SaMoTer, il più importante salone nel Paese dedicato a macchine movimento terra, da cantiere e per l’edilizia, ha scelto di riservare ampio spazio alle soluzioni tecnologiche per contrastare le emergenze ambientali. Ad iniziare dal percorso di avvicinamento alla 30ª edizione della manifestazione, in programma dal 22 al 25 febbraio 2017: un road show con quattro tappe in Puglia, Sicilia, Calabria e Liguria, al via a Bari, il 23 settembre e poi a Palermo (14 ottobre), Catanzaro (18 novembre) e Genova (2 dicembre). Il dibattito sulla tutela del territorio sarà al centro di ogni incontro con gli operatori locali del settore: considerando che fare buona manutenzione costa dieci volte meno che riparare i danni. Con l’occasione saranno presentate anche tutte le attività commerciali, iniziative collaterali e incentivi messi in campo per SaMoTer 2017 e, in particolare, le agevolazioni sulle spese di trasporto per visite collettive di operatori provenienti dalle regioni del Centro-Sud Italia. «Con quasi 900 cantieri avviati nel Paese per combattere il dissesto idrogeologico e 1,3 miliardi euro stanziati dal Governo con il piano #italiasicura – spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – si prospetta uno sviluppo del mercato delle macchine movimento terra specializzate in queste opere. Si tratta di un’opportunità che con SaMoTer vogliamo cogliere insieme alle aziende, consapevoli che il ruolo di una fiera non si esaurisce nella parte espositiva, ma deve essere sempre più a misura delle reali necessità di business, formazione e aggiornamento dei propri interlocutori». I quattro appuntamenti del road show di SaMoTer, realizzati con il supporto di Mediacom Acn, vedranno un forte coinvolgimento di Protezione civile e Vigili del fuoco, così come dei Collegi di architetti, ingegneri e geologi, unitamente a istituzioni regionali e locali, università e scuole edili.