Città verdi, pulite, poco inquinate, ben interconnesse, business-friendly per attività commerciali ed imprenditoriali, in grado di ospitare e dare lavoro a giovani talenti, promotrici di crescita economica, investimenti e lavoro. Questo l’impegno per chi progetta i nuovi centri urbani. Nell’ambito di Flormat, il salone internazionale del florovivaismo ed architettura del
paesaggio ed infrastrutture verdi (foto), in programma alla Fiera di Padova dal 21 al 23 settembre, si terrà venerdì 22 settembre il workshop Smart and sustainable Cities, lessons learnt and opportunities within H2020, organizzato dalla Commissione Europea, dall’Agenzia Esecutiva EASME per le Piccole e Medie Imprese, da Unismart Padova Enterprise, con il patrocinio dell’Università di Padova. Al seminario ampio spazio ai progetti sulle “smart and sustainable cities” che si stanno realizzando in diverse città europee: nel corso dei lavori i progetti dimostrativi da Manchester, Creta, Giannina (Grecia), Bologna, Torino, Genova e Padova. L’evento offre l’opportunità di promuovere e dare visibilità ai progetti europei in corso, finanziati all’interno del programma Horizon2020; incontrare esperti di alto livello, policy maker, imprenditori/start-up, fornitori di conoscenze e intermediari dell’innovazione; condividere le pratiche, i modelli e le idee di successo con uno spirito di apprendimento reciproco e di apertura verso l’innovazione e verso il mondo. “È chiaro che le città del futuro saranno sempre più sostenibili, verdi ed a misura d’uomo – ha detto il prof. Fabrizio Dughiero, Prorettore al trasferimento tecnologico e ai rapporti con le imprese dell’Università di Padova -. Non è un caso che quest’anno il Flormart non sia solo una fiera ma diventi anche il più grande laboratorio di riqualificazione urbana che Padova abbia mai visto. In occasione della manifestazione c’è l’inaugurazione di un parco permanente, il ‘Giardino Italia’, che arricchisce la città di migliaia di metri quadri di nuovi spazi verdi, una vetrina dedicata alle eccellenze della produzione florovivaistica italiana”. L’ing. Stefano Carosio, direttore di Unismart Padova Enterprise ha spiegato che “accanto agli stakeholder locali, come il Comune e le associazioni di categoria, è fondamentale dare ai progetti più ambiziosi una dimensione europea e sviluppare partenariati pubblico-privati che validino in modo tangibile soluzioni ad alto potenziale di impatto sul cittadino. Troppo spesso le aziende italiane non riescono a cogliere opportunità di finanziamento importanti, come quelle previste nel programma Horizon2020 per le città che innovano; in questo c’è l’esperienza ed il network dell’Università di Padova e di Unismart”. Al Flormart un ricco programma di incontri, workshop, uno spazio riservato alle orchidee.

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