L’ufficio studi della Cgia (ass.artigiani e piccole industre di Mestre) ha segnalato che il 2 luglio è previsto un ingorgo fiscale, vale a dire una stangata per le imprese da 19 miliardi. In verità la scadenza, fissata per il 30 giugno, è slittata essendo un giorno prefestivo. Gli imprenditori dunque hanno due giorni di tempo in più per recuperare la liquidità necessaria per pagare il fisco. La Cgia ha ricordato, con nota,
che tra il versamento del saldo 2017 e il primo acconto di quest’anno, le imprese saranno chiamate a pagare l’Ires (Imposta sui redditi delle società di capitali), mentre i lavoratori autonomi e gli altri percettori di reddito dovranno versare l’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) e le addizionali regionali e comunali Irpef. Inoltre, tutti gli imprenditori hanno l’obbligo di versare il saldo dell’anno scorso e l’acconto di quest’anno dell’Irap (Imposta regionale sulle attività produttive) e l’iscrizione per l’anno 2018 alle Camere di Commercio. Secondo i calcoli della Cgia è previsto un gettito complessivo pari a 19,2 miliardi di euro. Per i ritardatari c’è una data aggiuntiva: entro il 30 agosto, però c’è da applicare un esborso di quattro euro in più ogni mille dovuti all’erario statale. (foto Cgia).
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