L’ente gestore Equitalia ha imboccato, certamente su richiesta dell’organo superiore, la strada più severa e continua a spedire atti intimidatori ai contribuenti chiedendo tasse arretrate, con l’applicazione di sanzioni,a dir poco spropositate, e relativi interessi. Ci sono situazioni da incubo per chi riceve simili richieste. Le cartelle dell’ente gestore spesso vengono annullate per ricorsi che si sono rilevati fondati. Va detto su Equitalia – che non ha mai avuto un evidente consenso generale sulla sua operatività – si è aperta la forbice che dovrebbe portare al suo annullamento (si parla del 2018) per far strada ad un’ente, più moderno e diverso nelle sue procedure e che è allo studio del min. delle finanze. Su come sta procedendo Equitalia da anni ormai lo segnala anche l’Adico (ass.difesa consumatori, con sede a Mestre) che ha reso noto, ad esempio, che c’è chi s’è visto recapitare la casa 45 cartelle con la richiesta del pagamentritrovato l’organo superiore,o di oltre 500 mila euro per contributi Inps teoricamente non pagati. Chi s’è con l’invito di onorare multe di 13 anni fa e chi ha ricevuto la richiesta di somme notevoli per errori del Caf. Moltissime, poi, sono le persone alle quali è stato richiesto il pagamento di vecchi bolli auto. Il 2016, insomma, si sta rilevando l’anno di Equitalia, almeno per quanto concerne il lavoro dell’Adico. Nei primi cinque mesi dell’anno l’associazione tramite lo sportello “debiti e crediti” ha preso in carico 36 casi “veneziani”, in pratica sette al mese, contro i 48 casi seguiti in tutto il 2015. La vicenda più eclatante riguarda una pensionata veneziana ex titolare di una tabaccheria in centro storico alla quale l’azienda di riscossione del credito ha chiesto 518 mila euro, ma in generale tutte le somme contestate da Equitalia ai nostri iscritti sono notevoli. “Forse anche per merito del nostro lavoro – ha detto Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – nel 2016 le richieste di aiuto nei confronti di Equitalia sono in costante aumento. Anche il 2015 è stato un anno molto impegnativo su questo fronte, con una media di circa quattro casi al mese seguiti dalla nostra associazione, ma ora il lavoro è decisamente aumentato”. L’azione di Equitalia e le contemporanee richieste d’aiuto all’Adico rivelano le grandi difficoltà che stanno vivendo le famiglie in questi anni ma anche la loro capacità di agire per farsi tutelare. “Molti crediti che Equitalia è chiamata a riscuotere in questo periodo – continua Garofolini – sono il frutto della crisi degli ultimi anni durante la quale le famiglie hanno avuto difficoltà a onorare debiti contratti in precedenza. Ma sono anche il frutto del bisogno di liquidità degli Enti locali, come dimostrano le richieste di pagamenti di bolli auto molto vecchi. Notiamo invece con una certa soddisfazione che molte persone si rivolgono a noi perchè conoscono come ci muoviamo in queste situazioni. Grazie alla nostra attività siamo riusciti a instaurare un buon dialogo con il fisco. In ogni caso – conclude Garofolini – è molto importante che, di fronte a una cartella di Equitalia, la gente non prenda paura ma cerchi di capire se davvero quel debito è dovuto. Non è la prima volta che ci troviamo di fronte ad errori e che interveniamo per sistemare le cose”.