Centottanta team provenienti da varie regioni italiane e circa un migliaio gli studenti e i docenti che partecipano alla finale nazionale della RoboCup Junior, in programma fra il Polo Espositivo Trento Expo e l’Aula Magna dell’Arcivescovile, dall’11 al 14 aprile. E’ una competizione che ha lo scopo diffondere nei giovani – fino a 19 anni – l’insegnamento e la pratica della robotica, nella quale vengono testati robot “intelligenti”, vale a dire programmabili in contesti reali. Quattro le categorie nelle quali competere: Rescue, Rescue Line, Rescue Maze OnStage; i vincitori della gara nazionale che si disputerà in Trentino potranno accedere ai mondiali in Canada. Quattro anche le giornate di gara, dove si sfideranno i progetti di robotica sviluppati dalla creatività e dalle abilità degli studenti. Le finali si terranno sabato mattina, al termine, verso le 12.30, la cerimonia di premiazione. Dopo First® Lego® League Italia, che si era tenuto fra l’8 e il 9 marzo, a Rovereto, il Trentino accoglie un’altra finale nazionale nel campo della robotica, la RoboCup Junior, in programma a Trento dall’11 al 14 aprile. Si tratta di un segnale importante di come la robotica educativa sia ormai pienamente inserita nei programmi delle scuole trentine, come evidenziano anche gli ottimi risultati ottenuti dagli studenti trentini in competizioni nazionali e internazionali negli ultimi anni. Questa metodologie, infatti, permette ai bambini e ai ragazzi di diventare protagonisti attivi, avvicinandosi in modo efficace ed efficiente alla robotica, ma anche di approcciarsi alla programmazione informatica e all’apprendimento delle materie STEAM (Science, Technology, Engineering and Mathematica), nonché di approfondire il pensiero computazionale. RoboCup nasce da lontano: si tratta di un’iniziativa scientifica internazionale con l’obiettivo di migliorare lo stato dell’arte dei robot intelligenti. I primi campionati di RoboCup si sono svolti nel 1997 in Giappone, gli ultimi lo scorso luglio, ancora una volta in Giappone, nella città di Nagoya. L’organizzazione mondiale RoboCup è riservata alle università, ma vi è anche un campionato indirizzato a studenti con meno di 19 anni che prende il nome di RoboCup Junior. A Nagoya vi erano sette squadre che rappresentavano l’Italia nelle diverse categorie, tra cui due team trentini: uno del Liceo scientifico Galilei e l’altro dell’Istituto Tecnico Economico Tambosi, che sono arrivati al quinto posto. La Rete RoboCup Junior Academy è nata quest’anno grazie all’unione di Reti di 264 scuole presenti in 9 regioni d’Italia che si dedicano alla promozione e diffusione della robotica educativa come pratica didattica. La Rete ha lo scopo di organizzare l’edizione italiana della RoboCup Junior che quest’anno è affidata alla rete del Trentino Alto Adige denominata Staars (Scuole Trentino AltoAdige Associate in Rete per la Robotica e le nuove tecnologie). Queste le 4 categorie che saranno presenti al campionato nazionale di Trento: Rescue: in questa categorie si deve immaginare un robot “rover” che in un ipotetico scenario catastrofico ricerca i dispersi e li porta in salvo; Rescue Line: il robot si devono muovere autonomamente seguendo una linea, evitando eventuali ostacoli posti lungo il percorso, salire su rampe ed entrare in una “stanza” (120 x 90 cm) dove identificare le “persone” in vita e portarle in salvo; Rescue Maze: il robot si muove in un labirinto dove deve ricercare eventuali dispersi, una volta individuati devono rilasciare un kit di sopravvivenza e continuare la ricerca; OnStage: rappresenta la parte “artistica” della competizione, specialità nella quale si deve preparare una coreografia che prevede che sia l’uomo che la macchina si muovano a tempo di musica. Info: http://robocupjracademy.it/