All’Università Ca’ Foscari Venezia fino al 18 novembre la prima edizione del Festival per la Terra. Nell’ambito del Festival ospiti internazionali provenienti dal mondo accademico e non riflettono su nuovi modelli possibili per vivere in maniera sostenibile la nostra Terra. Lo scopo del Festival per la Terra, come illustra una nota, è di proporre al grande pubblico possibilità di trasformazioni, riflessioni e modalità alternative per riformulare le questioni ambientali. In questo contesto, l’accesso alla conoscenza e il flusso di informazioni svolgono un ruolo chiave alla luce delle emergenze climatiche che stiamo vivendo e che sollecitano un cambiamento radicale di prospettiva e di pratiche. Il Festival per la Terra ha un carattere d’avanguardia che risiede nel suo essere un progetto artistico per la trasformazione sociale: l’ideatrice e curatrice del Festival, Maria Rebecca Ballestra, è un’artista che utilizza la creatività come strumento per la trasformazione positiva dei processi nel campo della scienza, delle scienze umane, dell’economia, dell’ecologia e dell’arte. Nei tre giorni del Festival studiosi autorevoli e pluri-premiati, ricercatori, creativi e attivisti ambientali presentano e discutono le loro ricerche e risultati, idee e approcci innovativi per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’urgenza di preservare la bio-diversità del nostro pianeta e migliorare la nostra fragile convivenza su di esso. Il Festival è stato aperto dal premio Pulitzer Kenneth Weiss; egli ha esplorato l’attuale situazione degli oceani e le innovazioni che promettono di aiutarci a usarli per nutrire una popolazione mondiale in crescita esponenziale senza alterarne l’ecosistema. A seguire l’imprenditore coreano Justin Jin (ceo di Axia Materials) il quale ha ilustrato l’esperienza della sua azienda nella costruzione di abitazioni con nuovi materiali compositi che permettono un’installazione molto veloce, tutto il processo a secco, emissioni zero e proprietà molto elevate di isolamento, aprendo nuove prospettive per l’edilizia nei paesi in via di sviluppo dove climi estremi e scarse possibilità economiche spesso rendono impossibile il sogno di una casa. Con i loro brevetti hanno già realizzato gli “accampamenti” dell’esercito Usa in Kuwait e stanno ora procedendo a realizzare con gli stessi materiali progetti abitativi. Hans Peter Egler (ceo, Global Infrastructure Basel) si è prodigato a spiegare la costruzione di infrastrutture più sostenibili rappresenti una grande opportunità per tutti. Il 16 novembre è in programma l’intervento dell’attivista kenyota e vincitrice del Goldman Environmental Prize Ykal Ang’elei. Le opportunità legate al mondo dell’acqua saranno esplorate anche da Sabina Airoldi (Tethys Research Institute), Fiona Mc Donald (Indiana University) e Carlo Barbante docente di Ca’ Foscari, direttore Idpa-Cnr e promotore italiano del progetto Ice Memory, per la creazione di una biblioteca dei ghiacci in Atartide. Durante i lavori del Festival si parla di biosfere e foreste urbane, con l’aiuto di Judy Ling Wong (presidente onorario di Black Environment Network), Telmo Psi parla ievani (Università di Padova) e molti altri. Parte integrante del Festival per la Terra la residenza artistica che si terrà semepre fino al 18 novembre sull’Isola della Certosa, un luogo particolarmente significativo sia per la sua storia sia per la sua importanza naturalistica all’interno del particolare contesto ambientale e socio-economico della laguna nord di Venezia. Artisti di fama internazionale impegnati in un focus particolare alle problematiche ambientali, sulla base di ricerche trans-disciplinari. Gli artisti Alan Sonfist (USA), Marina Velez (Regno Unito) e Giuseppe La Spada (Italia) daranno il via a un’operazione artistica che sarà successivamente presentata a Venezia. Il programma della residenza artistica è curato da Clive Adams e Maria Rebecca Ballestra. Venerdì 18 novembre alle ore 15.00 gli artisti illustrano, in un pubblico “artist talk”, i risultati della residenza sull’Isola della Certosa. In scaletta dei lavori la presentazione delle attività di Plant for the Planet, organizzazione internazionale impegnata nel rendere più verde il nostro pianeta e nell’educazione delle nuove generazioni attraverso la piantumazione di nuovi alberi. Il Festival è organizzato da MBR Art e dall’Università Ca’ Foscari Venezia. Grazie al suo approccio innovativo il Festival ha il sostegno della Missione Diplomatica Statunitense in Italia e del Consolato Onorario del Principato di Monaco a Venezia. Partner del Festival sono Vento di Venezia, Il Giornale delle Fondazioni e Art for the Planet.