Festival delle Tegnùe del Veneto, dal 3 al 18 agosto: è la settima edizione il “Festival delle Tegnùe del Veneto-Rassegna del Film di Mare”, per accompagnare lungo l’estate e alcune delle spiagge più belle del Veneto le serate dei villeggianti, unendo il ‘cinema di mare’ alla promozione dell’ambiente marino veneto. Fra porti sicuri, bellezze naturali e acque salubri, la manifestazione inizia il 3 agosto nell’ammaliante Rosolina Mare, spostandosi poi nella settimana successiva nella splendida Bibione Pineda, per infine concludersi il 18 nella spumeggiante Jesolo Lido. “In queste indimenticabili località balneari venete – ricorda Alvaro Gradella, l’ideatore e direttore artistico del Festival – apriremo le nostre stive cariche di appassionanti ‘film di mare’, coinvolgenti documentari e sorprendenti video sulle Tegnùe: le bellissime e preziose piccole scogliere del Veneto – riserve di biodiversità fondaentali per l’eco-equilibrio del Nord Adriatico – tutelate dall’Assessorato Regionale all’Ambiente del Veneto. Anche quest’anno, attendiamo migliaia e migliaia di ‘cinenauti’ di ogni età fra le onde di kolossal spettacolari, documentari emozionanti e cartoni digitali allegri e divertenti, ma che fanno comunque pensare.” Si celebrerà nel corso della manifestazione anche un Centenario: quello dall’uscita nelle sale dell’indimenticabile “20000 Leghe sotto i Mari” (1916), con speciali proiezioni dedicate al capolavoro cinematografico, che di fatto è stato il primo vero film ‘a effetti speciali’. Le serate, che sono come da sette edizioni all’aperto e a ingresso libero, avranno sempre in apertura il Mare protagonista anche da un punto di vista ambientalistico, con video dedicati alle bellezze del nostro mare: le oasi naturalistiche chiamate Tegnùe. Del resto, leitmotiv della manifestazione è infatti diffondere la conoscenza di queste piccole e preziose scogliere che si trovano a poche miglia dalla costa veneta. Nei Comuni coinvolti nell’iniziativa, i “film di mare in riva al mare” scelti per questo 2017, saranno thriller drammatici d’azione come “L’ultima tempesta”, diretto da Craig Gillespie con Casey Affeck e Chris Pine, e “Deep Water Horizon” di Peter Berg con Mark Wahlberg e John Malkovich, che racconta il disastro ambientale del 20 aprile 2010 e il dramma dei 126 lavoratori che si trovavano a bordo della Deepwater Horizon nel Golfo del Messico, quando in seguito a un incidente sulla piattaforma si verificò un massiccio sversamento di petrolio nell’oceano (ricordiamo che questo Festival, nel 2015, proiettò in Anteprima Nazionale “The Great Invisible”, il docu americano dedicato a questa terribile catastrofe ambientale); film dedicati alle famiglie, con particolare riguardo anche ai più piccoli, come i cartoon Winx Club – Il mistero degli abissi (2014), di Iginio Straffi,, La tartaruga rossa (2016), capolavoro di Michaël D. de Wit vincitore al Festival di Cannes 2016 del Premio Speciale “Un Certain Regard” e candidato nel 2017 ai premi Oscar 2017, e Alla ricerca di Dory (2016) di Andrew Stanton; ma anche docu-movie di ‘denuncia’ o di ‘ricerca’ quali Alamar (2010), di Pedro González-Rubio, Gran Premio della Giuria al Miami Film Festival 2010, e La marcia dei pinguini – Il Richiamo (2017), di Luc Jacquet). Per info: www.festival-tegnue-veneto.com. Le Tegnùe sono conformazioni rocciose, “scogliere sommerse”, assolutamente uniche per la struttura e per gli organismi che le abitano. Il termine “Tegnùe” deriva dal dialetto locale e significa ‘trattenute’ e veniva usato dai pescatori per indicare la presenza di queste rocce su cui si impigliavano le reti. Tali strutture sono distribuite principalmente di fronte alle coste del Nord Adriatico. La loro origine rimane in parte incerta e oggetto di studio, ma certamente un grosso apporto alla loro formazione è dovuto ad alghe calcaree e invertebrati bio-costruttori come i coralli. Per questa ragione le Tegnùe vengono spesso chiamate ‘le barriere coralline adriatiche’.

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