“Sulle politiche per l’acqua è necessario cambiare cultura, abbandonando una retorica di maniera, cui non seguono scelte concrete e coerenti. Non ha senso parlare di transizione ecologica ed autorizzare la ripresa delle trivellazioni in Alto Adriatico (a caccia di petrolio e metano sottomarini) le cui popolazioni pagano ancora le conseguenze di analoghe e penalizzanti scelte, operate tra il 1938 ed il 1964”: a ribadirlo è Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio (ANBI), intervenuto all’iniziativa “Terrevolute for Africa” nell’ambito del Festival della Bonifica, a San Donà di Piave (Ve). “Serve una nuova narrazione – prosegue – ed è per questo che abbiamo deciso di impegnarci per la candidatura dell’Italia a sede del World Water Forum 2024, individuando in Firenze, Assisi e Roma, le sedi deputate”. In questa prospettiva, la città del veneziano ha ospitato anche la “prima” della simbolica marcia “H2GO – IN CAMMINO PER L’ACQUA”, che l’associazione umanitaria “Azione contro la fame” ripeterà in altre località italiane, in occasione della Giornata Mondiale contro la Siccità, del 17 giugno. All’invito di ANBI hanno risposto una cinquantina di volontari che hanno attraversato la città, organizzati dall’associazione benefica “Marmellotti” (ex e giovani rugbisti, operatori di Croce Rossa), portando in spalla una tanica con acqua raccolta dal fiume Piave, volendo così testimoniare la fatica soprattutto delle donne africane, costrette a percorrere chilometri per trovare acqua potabile per sé e la propria famiglia. Presente all’iniziativa anche un gruppo di giovani scolari, che hanno seguito il percorso portando piccoli contenitori etnici, colmi d’acqua. “Di fronte a conclamate insufficienze alimentari, igienico-sanitarie e idriche, che coinvolgono oltre un miliardo di persone e provocano morti, non si può avere un atteggiamento meramente notarile. Nel nostro piccolo aiutiamo Mais onlus per la realizzazione di pozzi in Africa, ma ci impegniamo ed invitiamo a farlo, perché tante gocce di sensibilità contribuiscano a creare un flusso di scelte di sistema per un mondo più equo” conclude il DG di ANBI.(ph arch.).

Lascia un commento