Presentazione ben qualificata delle principali eccellenze casearie del Trentino. Il padiglione Slow Food dell’Expo di Milano ha ospitato il Puzzone di Moena: presso lo Slow Food Theater, sono stati presentati il prodotto e la sua storia, dall’origine del nome all’ottenimento della Denominazione di Origine Protetta. Un racconto in forma creativa ed originale che ha richiamato numerosi visitatori, interessati a scoprire i segreti e le peculiarità di questo formaggio. Al termine della parte teorica si è passati alla “pratica”, con una degustazione dove i presenti hanno potuto conoscere, grazie anche all’abbinamento di vini e birre artigianali trentine, le differenze tra il prodotto d’alpeggio, nonché presidio Slow Food, Puzzone di Moena DOP di malga stagionato 90 e 120 giorni, rispetto al “tradizionale” Puzzone di Moena DOP stagionato 90 giorni. “Presentare il nostro Puzzone di Moena DOP all’interno del padiglione della biodiversità di Slow Food, in un evento di rilevanza mondiale come l’Expo, è stata senz’altro un’esperienza al di sopra di ogni aspettativa, considerata anche la numerosa affluenza di pubblico e le domande provenienti dall’attenta platea intervenuta”, ha detto Franco Morandini, presidente del Consorzio volontario per la tutela del formaggio Puzzone di Moena/Spretz Tzaorì DOP, dopo un intervento dell’ass. provinciale Michele Dallapiccola. L’evento è stato organizzato da Trentingrana. La qualità del Puzzone deriva dalla particolarità e dalla ricchezza delle erbe e dei fiori dei pascoli in quota che nei mesi estivi ospitano le vacche durante l’alpeggio. Quelli di Malga San Pellegrino, delle Malghe Bocche, Venegia e Venegiota, immerse nel Parco Naturale di Paneveggio, di Malga Salanzada, nei silenzi della catena del Lagorai, dei pendii delle Dolomiti fassane attorno alle Malghe Boer o Coulier e di tante altre malghe. Quassù “nasce” questo prezioso latte, destinato ad una produzione speciale, quella del Puzzone di Moena DOP MALGA. Durante l’alpeggio, da giugno a settembre, con il latte proveniente dalle malghe dislocate nelle valli di Fiemme, Fassa e Primiero, viene prodotto un formaggio che per metodo di lavorazione e stagionatura non si differenzia dal Puzzone di Moena DOP tradizionale, ma il cui gusto risulta notevolmente diverso. Morbido ed avvolgente, racchiude il gusto di tutte le erbe e i fiori che si possono trovare in questi pascoli dolomitici che si arrampicano fino oltre i 2000 metri d’altitudine. Grazie alla qualità di questo prodotto il Puzzone di Moena DOP di malga fa parte dei Presidi Italiani di Slow Food che tutelano produzioni così delicate.