Un’atmosfera speciale quella vissuta al Padiglione di Coldiretti ad Expo2015. Proprio come in una malga delle montagne trentine, alcuni mastri burrai hanno realizzato una grande zangolata, trasformando la panna nel panetto più grande del mondo, grazie ad uno stampo tradizionale in legno. “Il Trentino – ha detto l’assessore all’agricoltura e al turismo della Provincia, Michele Dallapiccola che ha partecipato all’evento – è uno scrigno di tesori di biodiversità, che trova nel settore zootecnico e caseario la massima rappresentazione. E’ stata una grande festa, ed è significativo che il protagonista sia un prodotto così rappresentativo della nostra tradizione”, ha detto l’ ass. provinciale trentino.  Centinaia i visitatori incuriositi, che hanno seguito, passo dopo passo, i segreti della lavorazione del prodotto. La mattinata è stata allietata dalle musiche popolari agricole Glockenthurm e dalla fisarmoniche. Molti visitatori oggi anche a Piazzetta Trentino, dove sono protagoniste le mele, con il Consorzio Melinda. L’evento rientra nell’ambito dell’impegno della Coldiretti del Trentino – Alto Adige, che fino a domenica 4 ottobre, ha il compito di presidiare il Padiglione di Coldiretti. Una settimana nella quale saranno protagonisti gli operatori trentini che metteranno in vetrina il loro lavoro e i loro prodotti e che interagiranno con migliaia di visitatori da tutto il mondo. Una settimana ricca di eventi e di presenze importanti a corollario, con personaggi testimonial del mondo dello sport e dell’arte. Oggi è stata la giornata del burro. Davanti a centinaia di visitatori, incuriositi ed attenti, i mastri burrai trentini del Concast hanno realizzato ed illustrato, passo dopo passo, la storia di un panetto di burro trentino. Un panetto di burro speciale, realizzato con la forma in legno più grande del mondo (nella foto). Una lavorazione che ha richiesto tempo, attenzione, maestria e tanta passione, proprio come avviene nella realtà quotidiana delle montagne trentine. Il momento più significativo è stato quando la forma in legno, capovolta, è stata rimossa ed è apparso il panetto di burro, tra la soddisfazione generale, non solo dei mastri burrai, ma di tutti i presenti coinvolti nell’esperienza ed entusiasti del risultato.

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