Una serie di eventi caratterizzano l’inaugurazione, in programma nei giorni 6 e 7 giugno, del MUSME, Museo di Storia della Medicina di Padova, ospitato nel palazzo dell’ex ospedale, il primo fondato a Padova nel 1414. La Provincia di Padova, proprietaria della sede dell’antico Ospedale San Francesco Grande, ha promosso il complesso restauro dell’edificio, con il contributo dello Stato, della Regione Veneto, del Comune di Padova e della Società Autostrade Padova-Brescia, su progetto dell’Università degli Studi di Padova, per realizzare un Museo in grado di raccogliere ed esaltare la memoria storica del fulgente passato che ha illuminato con il proprio sapere medico tutta l’Europa. Nel 2008 la Provincia di Padova, l’Università degli Studi di Padova, la Regione, il Comune di Padova, l’Azienda Ospedaliera e l’Azienda Unità Locale Socio Sanitaria n.16 hanno costituito la “Fondazione Museo di Storia della Medicina e della Salute in Padova” per raccogliere, custodire e valorizzare le testimonianze di una cultura medica e scientifica padovana che ieri, come oggi, rappresenta un’eccellenza a livello internazionale. Con il prezioso apporto del Comitato scientifico e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo per l’allestimento, il Museo oggi rappresenta una imperdibile occasione di visitare un luogo che coniuga una storia antica con la moderna tecnologia. Riconoscimento della posizione e dei movimenti del corpo nello spazio, riconoscimento della posizione delle dita della mano nello spazio, touchscreen, videoproiettori, luci, amplificatori audio: sono solo alcune delle tecnologie alla base di un sistema integrato che ha avuto come obiettivo quello di “far vivere” i reperti esposti, rendendo unica l’esperienza all’interno del museo. Una tecnologia “silenziosa” che pone l’accento su ciò che viene esibito e sul suo significato, nascondendo i sensori e tutti gli apparati elettronici che si attiveranno solo se necessario. Questi i numeri delle tecnologie nascoste: 35 computer, 15 workstation, 28 monitor, 24 proiettori, 12 sistemi multitouch, 32 sensori. Gli spazi allestiti sono: 7 sale, 8 nicchie, 1 salone con il Teatro Anatomico Vesaliano.L’apertura al pubblico, dopo il taglio del nastro con le autorità in programma il giorno prima, venerdì 5 giugno, prevede un sabato e domenica ricchi di eventi nell’Evento. Il primo fine settimana di apertura al pubblico inizia sabato mattina 6 giugno con il primo appuntamento in programma in collaborazione con ll gruppo sportivo delle Fiamme Oro della Polizia di Stato di Padova che incontrerà gli studenti delle scuole superiori della città nella sala congressi della struttura per parlare di sport, regole, doping, forza della squadra e benessere psicofisico. Protagonisti alcuni atleti iridati e istruttori del gruppo sportivo padovano da anni in prima linea anche nell’organizzazione e gestione della manifestazione sportiva Corri per Padova che ogni giovedì dà appuntamento ad oltre un migliaio di sportivi in varie parti della città. A seguire sempre nella sala congressi del Palazzo della Salute gli studenti delle scuole superiori della città potranno conoscere e confrontarsi con la pet therapy proposta dalle associazioni che si occupano di questa particolare terapia presenti nel chiostro che proporranno il loro metodo a fianco di chi soffre, in ospedale ma non solo. Durante la giornata dentro il museo, a fianco dell’ “uomo vesaliano” che occupa il primo piano dello stabile in tutta la sua grandezza, si alterneranno momenti di spettacolo teatrale con il duo comico I PAPU – Andrea Appi e Ramiro Besa, l’acrobata Lara Quaglia per la regia di Mirko Artuso, che proporranno sketch comici, acrobazie e un estratto dallo spettacolo Frankestein junior (www.teatrodelpane.it), mentre nel chiostro Lara Quaglia proporrà anche animazione per i più piccoli e le famiglie. Sabato pomeriggio alle 16.30 sempre dentro il museo spazio allo “Spettacolo del cuore” del cardiologo Davide Terranova mentre attorno alle 17 arrivano nella sala congressi due protagoniste della fortunata serie tv Braccialetti Rossi di Rai Uno appena insignita del premio tv miglior fiction del 2015. Greta e Giulia in arte Olga e Alina , le due attrici venete della serie tv, una del vicentino l’altra del padovano, l’angelo e la ragazza con problemi di bulimia, incontreranno i visitatori, soprattutto quelli più giovani, raccontando la loro esperienza sul set e soprattutto il messaggio che la fiction Braccialetti Rossi è riuscita a dare al grande pubblico, quello della speranza e umanità delle cure . Le due protagoniste si confronteranno con il pubblico soprattutto quello giovane, appassionato della serie tv. La domenica si apre invece dentro il Museo con la musica e il teatro, sempre con gli spettacoli di Mirko Artuso e con il quartetto Archiatri, quattro medici musicisti con la passione per la musica. In mattinata spazio alle lezioni di primo soccorso, alla promozione della pet therapy sia dentro la sala congressi che ne chiostro assieme alle associazioni socio sanitarie della città. Nel pomeriggio la sala congressi prende vita con un momento di testimonianza e incontro con i Medici con l’Africa Cuamm che parleranno dell’emergenza ebola in Sierra Leone e proporranno anche un cortometraggio sull’impegno della ong padovana in questo stato africano. (“Sierra Leone: la vita al tempo di Ebola” di Suber/Berti). Nel pomeriggio gran finale con la cantautrice padovana Chiara Beltrame in arte Cli, protagonista padovana di The Voice il live music show di Rai Due che allieterà gli ospiti del Museo con la sua voce dal vivo. (www.clibeltrame.com). Nella sala congressi dalle 18 si parlerà invece del valore del dono coinvolgendo due associazioni della città che “lavorano assieme” quali Admo Padova, l’Associazione donatori midollo osseo e Team for children che da anni opera nel reparto di oncoematologia pediatrica a sostegno dei bambini e delle loro famiglie. (www.admopadova.org ; www.teamforchildren.it ). E ancora dedicate a tutti, sia sabato che domenica per tutta la giornata le esibizioni, le lezioni e i banchetti delle associazioni socio sanitarie della città quali Croce Rossa e Croce Verde, Fidas con ambulanze storiche e attuali e volontari delle rispettive realtà. E ancora presenti nel chiostro anche associazioni padovane che si occupano di pet therapy che arriveranno con i loro animali e faranno delle piccole dimostrazioni con gli amici a 4 zampe come cani, pony e asinelli come Pet Project, Cave Canem, la Città degli asini.