La percentuale dei giovani laureati italiani che risultano occupati entro tre anni dal titolo è in miglioramento ma il nostro Paese su questo fronte resta molto indietro rispetto all’Europa: nel 2016 – secondo l’Eurostat – risultavano occupate il 57,7% delle persone under 35 che avevano terminato l’educazione terziaria a fronte dell’80,7% nell’Ue a 28. Il dato al 53,5% del 2015 e il 49,6% del 2014, come detto, si è lievemente posizionato, tuttavia resta il penultimo in Ue, migliore solo di quello greco. In Germania entro tre anni dalla laurea lavora il 92,6% delle persone. Di questo si occupa una indagine di Adico, ass. difesa consumatori. Se si guarda all’occupazione dei laureati tra il periodo che intercorre da uno a tre anni dalla laurea la percentuale sale dal 57,5% del 2015 al 61,3% nel 2016. Analizzando i dati su coloro che invece hanno ottenuto solo il diploma la situazione appare ancora più difficile anche se in miglioramento rispetto al picco negativo del 2014. Entro tre anni dal diploma di scuola superiore – si legge nelle tabelle Eurostat – in Italia nel 2016 lavorava il 40,4% dei giovani a fronte del 35,9% del 2015 e del 32,2% del 2014 ma la distanza con la media europea resta abissale (68,2% l’Ue a 28 con la Germania che raggiunge l’86,4%). Il dato è ancora peggiore se l’educazione superiore è solo «generale» (26,2% al lavoro in Italia entro tre anni), mentre quella tecnica è al 43,5% (90,1% in Germania, 71,5% in Ue). Per i diplomati gli anni di crisi in Italia hanno rappresentato una debacle con oltre 15 punti persi (la percentuale nel 2007 era al 55,9%) a fronte di appena 3,6 punti di calo di media nell’Ue a 28. Peggio dell’Italia sui diplomati fa solo la Grecia (28% occupati a tre anni dal titolo) mentre la Spagna raggiunge il 51,7%.