I 17 dipinti rubati dal Castelvecchio di Verona e recuperati in Ucraina sono esposti al pubblico nel museo veronese: ogni visitatore versa un euro e lo può fare verosimilmente fino al 20 gennaio. Poi, le opere saranno ritirate e sottosposte a verifiche sul loro stato di conservazione o per i danneggiamenti subiti. Ma la notizia del giorno, riportata dal Gazzettino e altri media locali e non, è che sarebbe stato pagato un riscatto. Questa ipotesi è dei consiglieri veneti Luciano Sandonà e Stefano Valdegamberi. Stando ai due, l’Italia (min.esteri) avrebbe versato il 20 dicembre un milione di euro all’Ucraina a titolo di “aiuti umanitari” (questo a 24 ore dalla consegna delle tele alle autorità italiane). In merito è stata annunciata una interrogazione parlamentare; appare scontato che si muoverà per far chiarezza anche la magistratura. Tornando alla presenza delle opere nuovamente in Castelvecchio, il sindaco Flavio Tosi ha detto: “è un momento di grande felicità per tutti i veronesi la restituzione delle opere d’arte; è un avvenimento importantissimo per la nostra città, ma anche la chiusura di una vicenda che è sembrata infinita per chi ha seguito da vicino la dinamica di quanto successo, ma che rispetto ad altre vicende simili si è conclusa in tempi abbastanza rapidi. Doverosi in questo momento, per la splendida e fattiva cooperazione, sono i ringraziamenti al Governo ucraino, e quindi al Premier Poroshenko, al nostro Governo attuale e precedente, al Ministro Franceschini che si è messo a disposizione immediatamente. Un grazie a tutte le Forze dell’Ordine, per il lavoro fatto, e alla Magistratura, per aver dato condanne esemplari che rendono la misura del reato perpetrato. Accogliamo amorevolmente, come fossero dei figli, tutti i nostri quadri in Castelvecchio”.