A Cosmofood alla fiera di Vicenza partecipano 500 espositori di tutte le regioni (+15% rispetto al 2016); sono proposte le eccellenze dell’enogastronomia italiana (ma non solo), al cui interno gli espositori possono vendere direttamente ai visitatori. Vi sono aree tematiche dedicate al vino, alla birra artigianale, prodotti food di qualità, aree dedicate alle intolleranze alimentari, prodotti bio e per vegani. Nell’area riservata al segmento business sono invece protagoniste aziende leader per i comparti Ho.Re.Ca., food service, retail e contract. Gestori di bar, ristoranti, hotel e strutture ricettive , gelaterie, pasticcerie, buyer e operatori della GDO, grossisti specializzati e società di catering possono trovare prodotti quali impianti, attrezzature e accessori per la ristorazione professionale. Fino al 14 novembre sono stati programmati oltre cento eveni tra cui showcooking con chef stellati e big della ristorazione, degustazioni, seminari e corsi di formazione: dalla cucina smart a quella green, dal neuro food marketing alle app per il mondo della ristorazione, dalla tradizione culinaria all’innovativa tecnica dello zeocooking, fino alle Olimpiadi dei mestieri con protagonisti gli studenti. A Cosdmofood ha successo lo zafferano del Veneto. Gli imprenditori locali che coltivano da qualche anno l’oro rosso (si tratta di un alimento il cui prezzo oscilla tra 25-30 mila euro al chilogrammo) operano in Lessinia, Colli Euganei e provincia di Treviso. La produzione mondiale di zafferano è di circa 178 tonnellate all’anno, di cui il 90% prodotto in Iran e il restante 10% in India, Grecia, Marocco, Spagna e Italia. Nel nostro Paese si stima una produzione tra i 450 kg e i 600 kg, circa 50/55 ettari impiegati e 320 imprese agricole produttrici. L’Italia importa zafferano per 23 milioni di euro, oltre 22 mila kg (tra prodotto non tritato, non polverizzato e tritato o polverizzato), mentre l’export vale 550 mila euro. Impegnata nella promozione e nella diffusione della cultura dell’oro rosso è l’associazione Zafferano Italiano, che a Cosmofood organizzata da Italian Exhibition Group, coordina la partecipazione di una decina di realtà provenienti da Perugia, Firenze, Genova, Pordenone e Padova. Al salone c’è ampio spazio per conoscere ed apprezzare i prodotti dell’enogastronomia internazionale, con un’intera area a loro dedicata. Importanti partnership con enti esteri come la Camera di Commercio italiana di Marsiglia, l’Olanda, la Finlandia, la Gran Bretagna, la Germania e un’agenzia turca per l’internazionalizzazione. Italian Exhibition Group SpA è la società nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza ed è presieduta da Lorenzo Cagnoni, con la vice presidenza di Matteo Marzotto e la direzione generale di Corrado Facco. IEG, che ha chiuso il 2016 con fatturato consolidato pro-forma di 124,8 milioni e un risultato netto consolidato di 6,6 milioni; è il primo player italiano per prodotti (59 nel 2016) di proprietà in portafoglio (riferiti alle filiere Food & Beverage, Green, Technology, Entertainment, Tourism, Transport, Wellness, Jewellery e Fashion, Lifestyle & Innovation) e conta 216 tra eventi e congressi. Asset prioritario della Società è favorire l’internazionalizzazione di tali comparti rappresentativi del Bello e Ben Fatto nel mondo, partendo da una solida presenza nel mondo con già una joint venture negli Emirati Arabi Uniti e presenze in USA, Cina, India e Sudamerica. IEG svolge inoltre il ruolo di leader nazionale nel segmento convegnistico-congressuale. Nel 2016, IEG, nel complesso delle sedi espositive e congressuali di Rimini e Vicenza ha totalizzato 14.593 espositori, sfiorando i 2,5 milioni di visitatori. Sempre in fiera di Vicenza Il 14 novembre da segnalare la nuova edizione delle Olimpiadi dei mestieri, la competizione organizzata da IFOA – Istituto Formazione Operatori Aziendali nell’ambito del Progetto VIA! Veneto In Alternanza promosso dalla Regione e finanziato con fondi europei. Gli studenti si sfideranno per testare sul campo la propria capacità e il proprio talento. I partecipanti saranno suddivisi in 9 squadre composte da 12 studenti: 4 provenienti dagli istituti agrari, 4 dagli istituti professionali del settore ristorazione e 4 provenienti dai licei. Le squadre di cucina si occuperanno della preparazione dei piatti e presenteranno una ricetta di loro invenzione basandosi su materie prime e ingredienti scelti dai compagni di squadra degli istituti agrari tra i prodotti proposti nei vari stand presenti in fiera. Gli studenti dei licei dovranno infine raccontare il piatto attraverso l’uso di parole, immagini e video utilizzando la tecnica dello Storytelling.