Dalla stampa economica specializzata si è appreso che Snam sta investendo sul biometano ed acquistato “IES Biogas” di Pordenone, azienda che è tra i leader italiani nella realizzazione di impianti. Snam, attraverso la controllata Snam4Mobility, ha acquisito, come scritto da Sebastiano Torrini, per un valore di circa 4 milioni di euro, il 70% di “IES Biogas”, una delle principali aziende italiane nella progettazione, realizzazione e gestione di impianti per la produzione di biogas e biometano con una quota di mercato superiore al 10%. In una nota si precisa che l’acquisizione consentirà a Snam di realizzare impianti di biometano, facendo leva sulle competenze manageriali di “IES Biogas”, e di favorirne l’utilizzo nel settore dei trasporti. “Questa acquisizione – ha sottolineato l’amministratore delegato di Snam Marco Alverà – è il nostro primo passo nell’energia rinnovabile e conferma la nostra ambizione di essere un leader nella transizione energetica. Il biometano e le altre forme di gas rinnovabile daranno un contributo essenziale alla riduzione di anidride carbonica, in Italia e non solo. Nel nostro Paese c’è un grande potenziale per sviluppare una filiera del biometano, a beneficio dell’ambiente, dei consumatori, dell’agricoltura e della mobilità sostenibile. Auto, bus, camion e navi alimentati a biometano garantiranno prestazioni, risparmio e tutela dell’ambiente”. Fondata nel 2008 a Pordenone e con un fatturato 2017 superiore ai 20 milioni di euro, “IES Biogas” ha realizzato finora oltre 200 impianti su tutto il territorio nazionale. Negli ultimi anni la società ha sviluppato progetti anche fuori dall’Italia. Snam4Mobility è la società attraverso la quale Snam sta sviluppando le infrastrutture di rifornimento per motori a gas naturale compresso (Cng) e gas naturale liquefatto (Lng). Nel settore c’è crescente interesse del mercato. Come noto, il biometano è una fonte di energia rinnovabile derivata dal processo di purificazione del biogas ottenuto dalla valorizzazione di prodotti e sottoprodotti della filiera agricola e agroindustriale e dalla frazione organica dei rifiuti urbani. Il biometano può essere immesso nell’infrastruttura di trasporto del gas naturale. Uno studio commissionato a Ecofys dal consorzio europeo Gas for Climate (che comprende Snam e altre otto tra aziende e associazioni) ha stimato che la produzione e l’utilizzo di biometano e altri gas rinnovabili nelle infrastrutture esistenti consentirebbe all’Europa di centrare gli obiettivi climatici dell’Accordo di Parigi (è stato stimato che si arriverà ad un risparmio entro il 2050 di 140 mld).