Per la prima volta  Terna ha installato in Veneto  un sistema integrato che, attraverso l’utilizzo di sensoristica avanzata posta sulle proprie reti, consente la raccolta e l’analisi real-time di informazioni utili alla maggiore sicurezza e flessibilità del sistema elettrico regionale. L’utilizzo delle IoT Box, grazie alla capillare diffusione delle infrastrutture elettriche sul territorio, permette di aumentare in maniera significativa la capacità di osservazione dello stato della rete elettrica e di garantire efficienza nella gestione e maggiore tempestività di intervento in caso di necessità. Attualmente, sono circa 500 i dispositivi di monitoraggio e raccolta dei dati installati da Terna sulle proprie infrastrutture regionali, che prevalentemente ricadono nei territori delle province di Belluno, Verona e Vicenza
 L’osservazione del territorio e dell’ambiente circa fenomeni naturali o artificiali potenzialmente dannosi con scopi di soccorso, prevenzione e protezione, è naturalmente vocata alla creazione di valore condiviso, poiché propone l’utilizzo della rete elettrica nazionale come strumento al servizio del territorio e del paesaggio, con diverse possibili applicazioni a seconda della sensoristica utilizzata. Mettere a fattore comune tali informazioni con Protezione Civile, istituti di ricerca ed enti locali di tutela e controllo, faciliterà la gestione del territorio in un’ottica di predittività e gestione dei fenomeni. Terna e Regione del Veneto collaboreranno per lo sviluppo di strategie finalizzate alla condivisione dei dati raccolti e alla valutazione della fattibilità di ulteriori proposte di Use Case di interesse collettivo. “L’accordo siglato con la Regione del Veneto – dichiara l’Amm. Delegato di Terna Luigi Ferraris –  –rappresenta una ulteriore occasione per aumentare la sicurezza e la sostenibilità della rete elettrica regionale. La transizione energetica in atto impone nuove sfide e rende la gestione della rete sempre più complessa e articolata; mettere tali sistemi innovativi a fattore comune con le istituzioni che operano a tutela del territorio, significa creare una nuova consapevolezza tecnologica con enormi vantaggi per il sistema elettrico e le comunità locali”. “Potenziare i sistemi di monitoraggio ambientale a tutela della sicurezza è sempre stata una nostra priorità, e lo è ancora più dopo Vaia – sottolinea  Luca Zaia, Presidente della Regione del Veneto – in questo caso, grazie all’accordo con Terna, saranno raccolti e messi a disposizione delle strutture regionali, Protezione Civile in primis, dati, aggiornati in tempo reale e integrati, indispensabili a pianificare interventi, soprattutto in caso di emergenze di particolare impatto. Il progetto rappresenta un’esperienza nuova e importante per la Regione, in uno dei campi di maggiore sviluppo nell’innovazione: Internet of Things, contesto tecnologico, che permette di raccogliere, elaborare e rendere utilizzabili milioni di dati. Un politico, un amministratore pubblico, per prendere decisioni deve poter contare su strumenti adeguati. In questo caso, il protocollo d’intesa con Terna, oltre ad ampliare la rete delle collaborazioni, ci metterà a disposizione milioni di dati per continuare a garantire il massimo dell’efficienza delle nostre strutture, in particolare della Protezione Civile, fiore all’occhiello riconosciuto a livello nazionale”. (ph foto Regione/Terna).

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