La Commissione bilancio del Senato ha dato via libera ad un passaggio del decreto “milleproroghe” che modifica lo Statuto di autonomia, in maniera particolare l’articolo 13 sulle concessioni di grandi derivazioni a scopo idroelettrico. Grazie a questa misura solo apparentemente “tecnica”, di fatto si inserisce una importante novità per l’Alto Adige: “con la modifica – ha sottolineato il presidente Arno Kompatscher – la Provincia di Bolzano ottiene la competenza primaria sull’energia. Ciò significa che potremmo gestire in autonomia il settore, a partire dalle gare per le concessioni di grandi derivazioni idroelettriche. Si tratta di un passaggio importante non solo per l’impatto che l’energia ha sull’economia altoatesina. Grazie a questa modifica, tra l’altro, le concessioni che si trovano in prossimità della scadenza verranno prorogate sino al 2022. Dal punto di vista tecnico, Kompatscher ha sottolineato che il provvedimento “rappresenta una modifica dello Statuto che ha già ricevuto il 29 novembre il consenso da parte della Giunta provinciale. “Dal punto di vista giuridico – ha concluso il presidente – si tratta di una norma di rango più elevato rispetto ad una norma di attuazione”. Anche i presidente della prov. di Trento Ugo Rossi ha fatto una dichiarazione: “si tratta di un risultato storico per la nostra Autonomia, un ulteriore passo avanti in termini di sviluppo e crescita del nostro sistema che ci permetterà di proporre politiche innovative in un ambito molto significativo per quanto riguarda lo sviluppo del sistema economico e il rispetto dell’ambiente” con queste parole il presidente della Provincia autonoma ha commentato l’intesa tra le Province di Trento e Bolzano e il Governo sulla modifica dell’articolo 13 dello Statuto di Autonomia, la norma che disciplina le concessioni per grandi derivazioni a scopo idroelettrico. L’Intesa è stata approvata dalla Giunta provinciale come previsto dall’art. 104 dello Statuto, e consentirà l’inserimento nella legge di Bilancio statale della nuova disciplina che prevede e potenzia la competenza delle Province a legiferare, nel quadro dell’ordinamento dell’Unione europea e dei principi della legislazione nazionale, su modalità, procedure e criteri per l’assegnazione delle concessioni idroelettriche. In base alla nuova norma statutaria viene rafforzato il ruolo delle province e dei comuni anche in termini di ricaduta delle risorse finanziarie derivanti dalle concessioni idroelettriche. L’accordo ribadisce inoltre per i concessionari l’obbligo di cessione alle due Province di una parte di energia che potrà essere destinata a categorie di utenti o per misure di compensazione ambientale. Infine, è stato fissato anche il principio secondo il quale l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico dovrà previamente consultare le due Province sugli atti concernenti il servizio idrico, al fine di tutelare le competenze provinciali.