I sindacati interni dell’Electrolux di Susegana (Treviso), dopo un incontro con la direzione, hanno concordato lavoro straordinario anche per i quattro sabati di ottobre. Questo, come poi è stato precisato, nonostante un livello di assenteismo inferiore a quello fisiologico. Per poter smaltire tutto il carico di lavoro di elettrodomestici bianchi sindacati ed azienda si erano già accordati sull’utilizzo di tutti i quattro sabati del mese di settembre per coprire turni di lavoro straordinario di 6 ore. Sta di fatto, come reso noto dall’azienda, che lo stabilimento trevigiano a fine mese non è nelle condizioni di fornire al mercato i quasi 100 mila esemplari di frigorifero della linea “Cairo”, peraltro già prenotati. La vicenda è stata illustrata dal quotidiano online OggiTreviso. “La fabbrica è sotto organico – ha precisato la Rsu – e i sabati di straordinario non bastano più a raggiungere le quantità di frigoriferi richieste dagli uffici vendite. Ora iniziano ad adombrarsi dei ritardi sulla tabella delle consegne ai clienti e si fa più concreto il rischio di spostamenti di frigoriferi da incasso ‘alto di gamma’, prodotto finora esclusivo di Susegana, verso gli stabilimenti dell’Ungheria. Questa ipotesi è criticata da tutto il sindacato””. A Susegana si sta lavorando, in questo periodo di coda di luglio, a ritmo ridotto; cioè un solo turno con orario 6-14. Va ricordato che una parte dei lavoratori è in ferie fino al 28 luglio. Poi è previsto il rientro per una settimana, con regime di due turni; dal 7 agosto, invece, si ritorna ad un turno per il secondo periodo di ferie. Solo dal 21 agosto la produzione tornerà a pieno regime con il tempo cadenzato dall’alternarsi dei due turni per cinque giorni a settimana, con gli impianti in funzione dalle 6 alle 22. Per effetto di guasti e problemi impiantistici e degli scioperi, al momento sopiti, i volumi produttivi risultano in netto ritardo. Ad aggravare la situazione (la fonte è sempre sindacale) c’è la cronica carenza di organici e la decisione dell’impresa di non assumere, anche temporamente, i lavoratori necessari. Anche il canale del supporto di manodopera dallo stabilimento di Solaro (Milano) non offre più le dimensioni iniziali. Gli operai milanesi ora sono meno di una decina, presenti dal lunedì al venerdì. Di questo ha riferito Francesco Dal Mas sul giornale La Tribuna. Il tentativo di usare gli straordinari volontari, dopo la contrarietà di tutto il sindacato a concordare sette sabati per turno e orari aggiuntivi in questa fase di vertenza e lotte, non ha prodotto risultati ritenuti utili dall’impresa. Le Rsu, intanto, sono in attesa che l’Università di Padova presenti la relazione alla Direzione dello Spisal di Conegliano sulle risultanze delle verifiche video, rilevate dallo staff universitario, su una serie di postazioni nelle catene di montaggio dove si concentra il maggior numero di malattie professionali muscolo-scheletriche, molte delle quali già riconosciute dall’Inail, istituto che ha certificato 200 casi di malattie professionali nell’ultimo decennio, pari ad oltre il 25% delle maestranze impiegate sulle linee produttive.

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