Il ministro dei Trasporti Graziano Delrio alla riunione dei ministri del Mediterraneo che si è svolta a Napoli e ha segnato il debutto ufficiale dell'Iniziativa per lo sviluppo sostenibile dell'economia blu nel Mediterraneo occidentale, Napoli, 30 novembre 2017. ANSA / CIRO FUSCO

Napoli ha ospitato di recente una riunione informale di 10 ministri dell’ area del Mediterreno (Algeria, Italia, Francia, Libia, Malta, Marocco, Mauritania, Spagna, Tunisia e Portogallo) per il debutto ufficiale della Iniziativa per lo sviluppo sostenibile dell’economia blu nel Mediterraneo occidentale, (WestMED), lanciata dalla Commissione europea ad aprile 2017.
Con tutti i paesi del Mediterraneo è stato concluso un accordo per promuovere sempre di più l’economia del mare e coordinare gli sforzi per la sicurezza della navigazione e lo sviluppo del turismo e soprattutto la protezione ambientale, come ha detto il ministro per le infrastutture e i trasporti Graziano Delrio (foto). Come evidenziato in un documento finale , la dichiarazione sottoscritta dà pieno sostegno politico all’iniziativa, la quale prevede quattro hub nel Mediterraneo: Marsiglia, Barcellona, Napoli e Tunisi. Il tavolo dei ministri dei dieci Paesi hanno concordato una copresidenza Nord-Sud del comitato direttivo WestMED, che inizierà con i paesi Algeria e Francia nel 2018, seguita da Francia e Marocco nel 2019, Marocco e Italia nel 2020, e poi seguirà in linea di principio un ordine alfabetico. I partecipani al tavolo hanno deciso di incoraggiare la Commissione europea, i donatori internazionali, le istituzioni finanziarie e gli investitori privati ​​a proseguire gli sforzi per allineare gli strumenti finanziari e di coordinare le politiche e i fondi locali, nazionali, UE e regionali per sostenere l’attuazione dell’Iniziativa e il raggiungimento dei suoi obiettivi. Il ministro Delrio, commentando l’niziativa, ha precisato: “è un accordo molto importante per l’economia del Mediterraneo, che dice a tutti i paesi del Mediterraneo ma anche a tutta Europa che il Mediterraneo è un grande mare non solo in termini di cultura, civiltà, ma anche di economia. C’è un’economia del mare, che sono in Italia rappresenta più del 3% del Pil e da lavoro a tantissimi addetti; abbiamo preso degli impegni, perché ci sia una regia tecnica che renderà concrete queste azioni di difesa della pesca e del turismo e dell’ambiente marino e delle coste e della sicurezza”.

Lascia un commento