Un museo per tutti? Succede a Venezia, dove le porte di Palazzo Venier dei Leoni (che si affaccia sul canal grande) si aprono per far sì che il suo patrimonio artistico possa essere sempre più accessibile. Le opere d’arte non si possono toccare, è una regola di base, ma alla Collezione Peggy Guggenheim esiste l’eccezione, grazie all’innovativo progetto “Doppio senso: percorsi tattili alla Collezione Peggy Guggenheim”: un percorso di accessibilità dedicato al pubblico con disabilità visive che attraverso il senso del tatto porterà alla conoscenza dei capolavori collezionati dalla mecenate americana. In occasione di quattro appuntamenti, che si svolgeranno presso la collezione tra fine ottobre 2015 e gennaio 2016 (31 ottobre, 14 novembre, 12 dicembre, 9 gennaio, a partire dalle 15), visitatori non vedenti e ipovedenti, ma anche vedenti, saranno invitati a prendere parte a percorsi tattili guidati che permetteranno loro di fruire sia di alcune opere della collezione permanente (“Ritratto di Frau P. nel Sud” di Paul Klee, “Verso l’alto (Empor)” di Vasily Kandinsky, e “Giovane donna a forma di fiore” di Max Ernst) che di tre capolavori della mostra temporanea V.S. Gaitonde. Pittura come processo, pittura come vita. Gli incontri si articolano in due momenti: si comincia con una visita tattile con Valeria Bottalico, ideatrice e curatrice del progetto, e successivamente segue un laboratorio condotto dall’artista non vedente Felice Tagliaferri. I lavori analizzati durante i quattro appuntamenti saranno tradotti in rilievo e accompagnati da schede tecniche descrittive redatte in Braille e in carattere grafico ad alta leggibilità. I testi delle schede saranno inoltre accessibili anche come file audio scaricabili all’interno di una sezione del sito del museo, appositamente dedicata e consultabile dai non vedenti. Il progetto prevede la formazione di diversi membri dello staff preposto all’accoglienza, ai servizi per i visitatori, allo shop, alle attività educative e alle pubblicazioni. Un percorso nuovo quanto unico, che nasce con l’obiettivo di promuovere il ruolo sociale ed educativo del museo come luogo di incontro e di inclusione, nonché di valorizzare il suo immenso patrimonio culturale, rendendolo accessibile a tutti, in linea con la “mission” della Collezione Peggy Guggenheim, ovvero di contribuire alla conoscenza e alla diffusione dell’arte moderna e contemporanea in Italia e nel mondo. L’iniziativa avvia oltre sì un processo di sensibilizzazione alla fruizione attraverso il tatto, intesa come esperienza conoscitiva altra, rispondendo così all’articolo 30 della Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità “Gli Stati riconoscono il diritto delle persone con disabilità a prendere parte su base di uguaglianza con gli altri alla vita culturale [..]”. Contestualmente ai quattro appuntamenti di visite guidate e laboratori, i bambini dai 6 ai 12 anni avranno l’occasione di partecipare a quattro workshop domenicali alla Collezione Peggy Guggenheim, che si inseriscono nella programmazione dei Kids Day, sempre condotti da Felice Tagliaferri (1 -15 novembre, 13 dicembre, 10 gennaio, dalle 15 alle 16.30). Tutti gli appuntamenti si svolgono alla Collezione Peggy Guggenheim (Dorsoduro 701, Venezia), raggiungibile con il vaporetto, Linea 1/2, fermata Accademia. “Doppio senso: percorsi tattili alla Collezione Peggy Guggenheim” è stato realizzato in collaborazione con l’Istituto Ciechi di Milano, che ha eseguito la traduzione in rilievo di due delle opere e la realizzazione della pagina web del progetto rendendolo accessibile ai non vedenti, con la partecipazione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Onlus, ed è reso possibile grazie al contributo di The Gordon and Llura Gund Foundation. Valeria Bottalico è ricercatrice e formatrice nell’ambito dell’accessibilità museale e socio ICOM (International Council of Museums) Italia e membro delle Commissioni tematiche “Educazione e Mediazione” e “Accessibilità museale”. Collabora con diverse istituzioni museali e istituti scolastici per cui progetta e coordina attività educative con attenzione ai temi dell’accessibilità. Da cinque anni sta conducendo una ricerca dedicata alla mediazione e alla fruizione del patrimonio culturale per un pubblico di persone non vedenti e ipovedenti in chiave inclusiva.Felice Tagliaferri è uno scultore non vedente noto a livello internazionale e fondatore della Chiesa dell’Arte, scuola di arti plastiche. Le sue creazioni sono sculture “non viste”, che prima nascono nella sua mente e poi prendono forma attraverso l’uso sapiente delle mani, guidate da incredibili capacità tattili. Lavora con materiali diversi: creta, marmo, legno o pietra, ed è anche insegnante.e.