Stando ad un report di IntesaSanPaolo, nel corso del 2018 le condizioni favorevoli della domanda estera nei principali mercati di sbocco consentirà ai distretti triveneti di mantenere buoni ritmi di crescita delle esportazioni, grazie anche alle buone condizioni di domanda di alcuni paesi ad alto potenziale commerciale come la Cina e la Russia. La ripresa dei consumi e degli investimenti dovrebbero poi consentire spazi di crescita anche alle imprese distrettuali più orientate sul mercato interno. Nel report si focalizza l’andamento delle imprese distrettuali trivenete nei primi 9 mesi 2017 che hanno registrato una crescita del 3,3%, pari a 583,5 milioni di euro. Nel terzo trimestre ne spiccano tre per performance di crescita, collocandosi anche tra i migliori venti della classifica nazionale: termomeccanica scaligera, il mobile del Livenza e del quartiere del Piave e gli elettrodomestici di Inox Valley. Export dei primi 9 mesi del Friuli VG +6,5% pari a 81,2 milioni di euro, grazie al traino del mobile di Pordenone. Bene anche il distretto dei coltelli e forbici di Maniago (+8,3%) e dei vini del Friuli (+4,9%). In Trentino AA sono significativamente salite le esportazioni dei distretti agroalimentari, grazie al balzo delle vendite di vini bianchi di Bolzano, con un trend di crescita a doppia cifra sia nel trimestre sia nei primi 9 mesi 2017, un periodo in cui si sono chiusi positivamente per tutte e tre le regioni del Triveneto: l’aumento è stato pari al +3,4%, arrivando a superare i 21 miliardi di euro, al di sopra dei valori record toccati nel biennio 2015-16. Le filiere distrettuali che hanno registrato i migliori risultati rispetto allo stesso periodo del 2016, sono state la metalmeccanica (+252,4 milioni di euro), seguita da quelle del sistema casa (+187,6 milioni di euro) e dell’agroalimentare (+134 milioni di euro). Nel report è indicato che nel terzo trimestre, i 36 distretti del Triveneto hanno mantenuto una buona crescita delle esportazioni con un incremento del 2,2% pari a 146,9 milioni di euro, rafforzando in particolare la propria posizione nei mercati internazionali e mettendo a segno il 30° trimestre consecutivo di crescita. Nel terzo trimestre i distretti più dinamici sono stati quelli del Friuli Venezia Giulia, con un incremento del 4,4% pari a 18,4 milioni di euro, grazie principalmente al traino del mobile di Pordenone, seguiti da quelli veneti, con una crescita del +2,3%, pari a 138 milioni di euro. In calo del -2,7% invece l’export distrettuale del Trentino Alto Adige, attribuibile quasi interamente alla battuta di arresto delle esportazioni del distretto del legno e arredamento. Questo risultato non compromette però l’andamento dei distretti dei primi nove mesi dello scorso anno, che resta positivo anche in questa regione. Nei primi 9 mesi del 2017, l’export dei distretti veneti è cresciuto del 3,3% pari a 583,5 milioni di euro. In particolare spicca la Termomeccanica scaligera per la crescita brillante del +13,7%, trainata da Polonia, Germania e Cina, conformemente all’accelerazione nazionale nei distretti nella filiera metalmeccanica, che li ha portati a battere nuovamente la concorrenza tedesca. Ottimi anche i risultati degli Elettrodomestici di Treviso (+15,2%) grazie a Russia e Stati Uniti e del Mobile di Treviso (+2,4%) cresciuto su Regno Unito e Francia. E’ andato bene anche l’altro distretto della Termomeccanica di Padova con un incremento considerevole delle esportazioni (+8,6%) con crescita più rilevante nel Regno Unito, in Russia e in Algeria. Decisamente positivi gli incrementi dei distretti del Sistema Moda, che confermano nei primi 9 mesi dell’anno la ripresa con crescita delle esportazioni verso Cina (+14,7%), Polonia (+10,5%), Messico (+21,9%) e Russia (+14,2%): nell’ordine per rilevanza in valore degli incrementi la Concia di Arzignano (+ 4,6%), la Calzatura sportiva di Montebelluna (+5,3%), le Calzature del Brenta (+5%) e l’Oreficeria di Vicenza (+2,7%). Infine mantengono un trend di crescita superiore alla media nazionale le Materie plastiche di Treviso, Vicenza e Padova (+5,9%) e il Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene (+5,7%) così come altrettanto significativa si rivela la crescita dei Vini Veronesi (+5,4%). In generale nei primi 9 mesi del 2017 per le imprese distrettuali venete sono risultati determinanti i mercati di sbocco della Cina (+25,8%), degli Stati Uniti (+5,5%), della Polonia (+19,0%), della Russia (+23,2%) e della Francia (+4,2%%). Si sottolinea che il mercato russo è arrivato al suo sesto trimestre consecutivo di crescita. Si sono registrati invece dei cali ad Hong Kong (-10,8%) da attribuire ai distretti del Tessile e abbigliamento di Schio-Thiene e Valdagno, Oreficeria di Vicenza e Concia di Arzignano, e in Germania (-1%), primo mercato di sbocco della regione, dove hanno registrato una diminuzione delle esportazioni i Dolci veronesi, il Tessile di Schio-Thiene e Valdagno e il Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Il Friuli Venezia Giulia nei primi 9 mesi ha riportato esportazioni in aumento del 6,5% (pari a 81,2 milioni di euro); è stato trainante il Mobile di Pordenone con +14,5% (pari a +71,8 milioni di euro), grazie alle ottime performance conseguite in Francia (+17,8 milioni di euro), Stati Uniti (+11,2 milioni di euro), Polonia (+8,7 milioni di euro) e Spagna (+6,4 milioni di euro). Per il Mobile di Pordenone è avvenuto un cambio di passo nelle esportazioni che hanno mantenuto un tasso di crescita a doppia cifra nei tre trimestri. Alla brillante crescita nei primi 9 mesi dell’anno da parte del Mobile di Pordenone, si contrappone il quadro di complessiva stabilità delle Sedie e Tavoli di Manzano, che hanno registrato un calo delle esportazioni nel terzo trimestre (-2,3%) da attribuire a diminuzioni su Emirati Arabi Uniti, Francia e Regno Unito. Positivi infine i primi 9 mesi per i Coltelli e forbici di Maniago (+8,3%) e per i due distretti dell’agroalimentare, rispettivamente il Prosciutto di san Daniele con +9,1% e i Vini del Friuli con +4,9%. Nei primi 9 mesi del 2017, l’export dei distretti del Trentino Alto Adige è cresciuto del 2%, in particolare sono andate bene le esportazioni dei distretti dell’agroalimentare che hanno raggiunto i 980 milioni di euro e, se si escludono le Mele del Trentino, sono cresciuti del 7,2% (pari a 53,3 milioni di euro), con un ulteriore accelerazione nel terzo trimestre 2017. Si evidenzia infine il balzo delle vendite di Vini bianchi di Bolzano, che mantengono un trend di crescita a doppia cifra sia nel terzo trimestre sia nei primi 9 mesi del 2017; bene anche per i Vini rossi e bollicine di Trento, le Mele dell’Alto Adige e i Salumi dell’alto Adige. Il distretto del Legno e arredamento ha invece subito un calo importante nel terzo trimestre (-34% pari a -26,7 milioni di euro) nei principali mercati di sbocco come Germania (-17,5 milioni di euro), Francia (-2,4 milioni di euro) e Regno Unito (-2,3 milioni di euro). E’ così diventato negativo il bilancio dei primi nove mesi dell’anno (-11,8%). Nel report di IntesaSanPaolo Buona si segnala la crescita delle esportazioni dei poli tecnologici del Triveneto nei primi 9 mesi del 2017 (+7,3%). Tra i mercati di sbocco spicca il grande sviluppo delle esportazioni verso Stati Uniti (+27,1 milioni di euro), Cina (+13,9 milioni di euro) e Repubblica di Corea (+13,8). Da segnalare la straordinaria accelerazione del polo del Biomedicale di Padova nei primi 9 mesi del 2017: con +62 milioni di euro (pari a +16,6%) diretti principalmente verso Stati Uniti, Repubblica di Corea e Cina, ha superato l’andamento delle esportazioni degli altri poli biomedicali italiani che si sono fermati nello stesso periodo ad un incremento del +7,9%.