Amministrare un territorio orograficamente complesso qual è quello trentino comporta una continua manutenzione degli alvei di torrenti, fiumi e laghi, dei versanti, delle foreste e delle opere di sistemazione idraulica e forestale, pena il rischio di non riuscire a garantire al meglio la stabilità del territorio e la sicurezza della popolazione, ma anche la salvaguardia e la protezione dell’ambiente. A ciò provvede il Servizio Bacini Montani della Provincia autonoma di Trento, nel quale sono confluite nel 2006, con positivi riflessi sull’organizzazione degli interventi, le competenze dei precedenti Servizio Sistemazione montana e Servizio Opere idrauliche, e dal 2013 pure l’esecuzione delle opere antincendio boschivo. Le risorse complessivamente impegnate nel quinquennio ammontano a poco più di 77 milioni di euro, ai quali si aggiungono altri 12 milioni di euro per interventi già programmati nei precedenti piani. Per i lavori in amministrazione diretta, i Bacini Montani si avvalgono di circa 200 operai e circa 500 sono le imprese, in gran parte localizzate nelle valli, coinvolte nell’attività cantieristica. Compiti e numeri che stanno dietro al Piano degli interventi 2014-2018 in materia di sistemazione idraulica e forestale per il quale la Giunta provinciale ha ora provveduto, su proposta dell’assessore all’ambiente e lavori pubblici, al primo aggiornamento.  

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