Il direttore regionale dell’Agenzia del Demanio Vincenzo Capobianco e l’assessore comunale al patrimonio Pier Luigi Paloschi (nella foto) hanno firmato gli atti di trasferimento al Comune di Verona della piena proprietà di Castelvecchio, relativamente alla parte museale e al ponte scaligero, delle 5 porte di accesso alla città, Porta Vescovo, Porta Nuova, Porta Palio, Porta San Zeno, Porta San Giorgio, e della prima torricella Massimiliana, immobili del valore di 41 milioni di euro. Presenti il responsabile dei servizi territoriali dell’Agenzia del Demanio di Verona e Vicenza Gianpietro De Pietro e il segretario generale del Comune Cristina Pratizzoli. “È una giornata molto importante per la città – ha detto Paloschi – che avrà la piena proprietà di beni di primario interesse culturale come Castelvecchio, che finora abbiamo utilizzato in comodato d’uso gratuito, e le porte lungo la cinta muraria. Si tratta di un altro passo avanti nel percorso di trasferimento delle proprietà demaniali al Comune, allo scopo di favorirne la valorizzazione funzionale a vantaggio della collettività. Un ringraziamento va a tutti i soggetti che hanno partecipato e collaborato a questo lavoro sinergico, in primis al Ministero per i Beni e le Attività culturali, che ha reso possibile tutto questo. Il prossimo appuntamento sarà tra settembre e ottobre, quando verranno ufficializzati i trasferimenti di Forte Santa Sofia e dei 9 chilometri di cinta magistrale”. Nell’ambito del Federalismo demaniale, negli ultimi anni sono stati trasferiti al Comune di Verona i seguenti immobili dello Stato sottoposti a vincolo di interesse culturale: Forte Lugagnano a San Massimo, Forte John/Preare a Montorio, vasca con giardini davanti all’Arsenale, il complesso militare Caserma Santa Caterina, in via del Pestrino.
