“Misure limitanti l’esercizio di attività non compatibili con le esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale di Venezia” è il titolo della delibera approvata dalla giunta comunale. Il testo prende spunto dalle indicazioni del Consiglio comunale del 30 marzo scorso quando è stata approvata una mozione presentata dal presidente della Commissione Commercio Paolo Pellegrini. Nella mozione si chiedeva al Sindaco e alla Giunta di presentare una proposta di deliberazione al Consiglio comunale di Venezia per delineare misure miranti a limitare l’esercizio di attività non compatibili con le esigenze di salvaguardia del decoro e delle tradizioni di Venezia, con particolare riferimento alle attività di vendita e di produzione di prodotti alimentari, localizzate nelle aree di maggiore afflusso turistico della Città Storica e delle isole di Murano e Burano, le cui modalità di preparazione e vendita siano finalizzate al consumo su pubblica via”. La delibera presentata, partendo dal presupposto che a Venezia, città patrimonio mondiale dell’Umanità dell’Unesco dal 1987, vada dato valore al commercio di prossimità e ad una rete di vendita orientata su standard di qualità sia per gli ospiti che per i residenti, approva un serie di misure che limitino l’esercizio di attività non compatibili con le esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale della città. E’ stata vietata l’apertura di nuove attività di vendita e/o di produzione di prodotti alimentari, ad esclusione delle gelaterie artigianali, le cui modalità di preparazione e vendita siano finalizzati al consumo su pubblica via nella Città Antica ed isole, con esclusione di Lido, Alberoni, S. Pietro in Volta e Pellestrina. Per quanto riguarda le attività già esistenti si dà mandato alla Direzione Servizi al Cittadino e Imprese di procedere, in collaborazione con i Settori del Comune di Venezia e con gli Enti preposti, al riordino delle discipline legate alle attività commerciali, artigianali e di somministrazione, coinvolgendo in questo percorso le Associazioni di categoria e gli altri portatori di interesse. E’ stato fatto un primo passo importante – ha commentato l’assessore Francesca Da Villa. Questa delibera è un atto che apre la strada ad un percorso condiviso e ragionevole, necessario per porre un freno alla proliferazione di attività non consone alle esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale di Venezia. Un percorso che ha già affrontato una Conferenza dei Servizi con le categorie e ha avuto il via libera della Sovrintendenza. Ora confido in un lavoro responsabile e collaborativo da parte del Consiglio comunale e degli uffici della Regione”.