Lotta agli episodi di disordine e degrado legati all’assunzione di bevande alcoliche: è quanto si prefigge l’ordinanza del sindaco per la tutela della sicurezza e l’incolumità pubblica. L’ordinanza del comune di Venezia entra in vigore alle ore 18 di venerdì 4 agosto. Il divieto vale nelle giornate di venerdì, sabato e domenica dei mesi di agosto, settembre e ottobre, dalle ore 18 fino alle 8 del giorno successivo. Ai trasgressori sarranno comminate sanzioni da 25 a 500 euro, con pagamento in misura ridotta fissato a 50 euro, salvo spese di notifica e altri oneri di legge. Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha firmato un’ordinanza, con un provvedimento urgente, in relazione agli episodi di disordine e degrado legati all’assunzione di bevande alcoliche. Con questa disposizione si vieta, su tutto il territorio comunale, l’assunzione di bevande alcoliche di qualsiasi genere, tipologia e gradazione al di fuori dei luoghi autorizzati alla somministrazione e dei relativi plateatici. L’ordinanza è avvenuta in applicazione della recente legge n. 48 del 18 aprile 2017 di conversione del decreto legge 14 del 20 febbraio 2017 recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza nelle città”, meglio nota come “decreto Minniti”. In risposta ai casi verificatisi in città – è stato scritto nel provvedimento – di gruppi di persone, anche molto giovani, arrivate già ubriache in alcuni locali pubblici, tanto da rendere necessario il ricorso a cure ospedaliere, o di veri e propri “tour alcolici” in occasione di eventi come addii al celibato/nubilato, e per scongiurare episodi di turbamento della sicurezza urbana e dell’incolumità pubblica legati all’assunzione di bevande alcoliche. È inoltre vietato, sempre nei medesimi orari, il trasporto senza giustificato motivo di bevande alcoliche. Un’ordinanza simile è stata già sperimentata l’anno scorso, dopo aver ascoltato le richieste di aiuto dei cittadini e degli esercenti, in Campo Santa Margherita e le zone limitrofe, da San Pantalon a Campo San Barnaba, ottenendo un positivo riscontro. Ora è stato deciso di estendere a tutta la città – centro storico, isole e terraferma – il divieto nell’ottica di tutelare il decoro della città e salvaguardare l’incolumità dei cittadini.