“Il tentativo di Zaia di sviare l’attenzione dalle questioni politiche del momento e di limitarsi a dire che non ci sono risorse e che è colpa di Roma di fronte ai banchi vuoti della sua maggioranza è il segno tangibile che le sue parole in aula sono state il testamento di una Giunta discutibile guidato da un’ex maggioranza sempre più a trazione fascioleghista”. Con queste parole il consigliere regionale Graziano Azzalin (Pd) (nella foto) è intervenuto in aula  di Palazzo Ferro Fini durante la discussione del bilancio, sottolineando come “di fronte alle evidenti lacune di chi dovrebbe governare e non ne ha la forza il Pd si assume ancora una volta la responsabilità di essere opposizione governante, scegliendo di non affossare la manovra per evitare ai veneti ulteriori problemi rispetto a quelli provocati dall’ignavia della sua classe politica”. Azzalin ha sottolineato, come è detto in una nota dell’uff..stampa, “la responsabilità di una maggioranza che si trincera dietro l’alibi della mancanza di risorse ma che poteva anche semplicemente adempiere al suo dovere pianificatorio, programmando ed indirizzando e mettendo in campo riforme a costo zero. In cinque anni non sono stati fatti piani attesi e necessari come il piano cave, il piano energetico, il piano aria, il piano dei trasporti, il piano territoriale regionale di coordinamento, fondamentale per dettare le linee urbanistiche e di sviluppo, nonché il piano dei rifiuti, la cui assenza è uno dei motivi che potrebbe permettere ai privati che vogliono realizzare una discarica di amianto a Bergantino di portare a termine il loro progetto. Per questa azioni di governo non servivano risorse, ma idee, scelte e coesione politica di cui questa maggioranza è sprovviste”. Sulla sanità, l’esponente del Pd ha messo in evidenza come “è noto a tutti e lo hanno detto più volte anche gli assessori, che il buco nero è rappresentato dai project financing: la programmazione sanitaria è tarata solo in funzione degli ammortamenti e non dei bisogni dei privati. Una politica responsabile si sarebbe preoccupata di rinegoziarli prima di procedere con i tagli da altre parti. Anche sulla vicenda che ha investito gli Istituti Polesani di Ficarolo ha parlato di tolleranza zero, ma ancora non ha mosso un dito”. Ma è soprattutto sull’agricoltura che si è incentrato l’intervento del consigliere polesano: “La legge sul consumo di suolo è stata fatta naufragare, mentre proprio quello è il cardine di un’azione politica che si occupi davvero di far crescere l’agricoltura. Il consumo di suolo zero è l’unica strada che il Veneto può percorrere. E non è un caso che, dalle associazioni di categoria del mondo agricolo a quelle del mondo industriale tutte si siano espresse in questo senso. La scelta del centrodestra, che ha riempito il Veneto di capannoni abbandonati si è rivelata sbagliata, bisogna cambiar pagina”.

 

Lascia un commento