Nuova iniziativa, promossa dal progetto Convivio, che ha preso avvio giorni orsono all’Unità Oncologica di Borgo Roma con la collaborazione del gruppo Amia, dell’associazione Le Fate onlus e dell’Ecosportello del comune di Verona. Nato nel 2014 e portato avanti nell’ultimo anno da Michele Milella, direttore di Oncologia medica del dipartimento di Medicina dell’università di Verona, il progetto Convivio ha lo scopo di umanizzare – come pubblicato dal magazine di UniVr – le cure e offrire ai pazienti oncologici e ai loro familiari un momento di svago, intrattenimento e apprendimento nell’attesa di visite e cicli di terapie. A partire dalla considerazione dell’elevata quantità di tempo che le persone trascorrono all’interno della struttura, si è sviluppata l’idea di realizzare un progetto all’interno del quale l’esperienza della malattia oncologica si trasformasse in uno spazio di cui il paziente poteva riappropriarsi e che potesse essere riempito di elementi che non avessero solo a che fare con la malattia, per rendere tali luoghi di cura anche luoghi di vita. “Musica, letteratura, arte, hobbistica, alimentazione, estetica e sanità sono i sette ambiti di riferimento nei quali sono inseriti i numerosi incontri, tenuti dal lunedì al venerdì in una sala dedicata del Day Service Oncologico di Borgo Roma”, ha commentato Milella. “Questo spazio diventa un’oasi di vita in un contesto che altrimenti richiamerebbe sempre e solo la malattia, un punto estremamente importante perché se vogliamo realizzare, anche a livello scientifico, delle cure realmente personalizzate, mirate, poco invasive e molto efficaci abbiamo bisogno che le persone si riapproprino dei loro spazi. Questo è lo spirito di progetto Convivio, che poi diventa una comunità di persone che hanno il piacere di stare insieme”. Le novità di quest’anno sono la partnership con Amia e il tema del riciclo. Il laboratorio prevede la presenza di operatori specializzati e volontari dell’associazione Le Fate per aiutare i pazienti a cimentarsi in attività di riciclo della carta, fornita dall’EcoSportello del comune di Verona, al fine di realizzare nuovi oggetti. “Un’iniziativa che intende anche favorire la diffusione delle buone pratiche di sostenibilità, solidarietà e sensibilizzazione”, ha commentato Bruno Tacchella, presidente di Amia. “Molti pazienti provenienti da fuori Regione si rivolgono alla nostra Unità oncologica non solo per l’eccellenza nelle cure e sotto il profilo scientifico, ma anche perché l’ospedale, grazie alla collaborazione delle istituzioni cittadine e alla solidarietà dei volontari, è inserito in un contesto più ampio, in cui la persona e l’appartenenza a una comunità sono al centro. Questo genera la differenza e l’eccellenza veronese”, ha concluso Milella.(pf UniVr)