Coldiretti e Anci Veneto firmano l’accordo per la cura e il mantenimento del verde pubblico. L’associazione agricola mette in campo i propri giardinieri e i comuni si impegnano a dare priorità allo sviluppo delle aree green affidandole alle attenzioni di florovivaisti. Si tratta di un intesa, come è detto in una nota di Coldiretti, che va nella direzione della tutela paesaggistica dei centri urbani offrendo occasioni di benessere e relax per automobilisti, cittadini e famiglie. Coldiretti si rende disponibile anche per la formazione degli addetti ai lavori per favorire una cultura ecosostenibile di recupero di parchi e giardini trascurati. “Un contributo importante per la salute delle persone – dice Martino Cerantola presidente di Coldiretti Veneto – i dati in nostro possesso affermano che 10 mila ettari di bosco ornamentale in pianura assorbono 20 tonnellate di polveri sottili all’anno, annullando le emissioni di anidride carbonica prodotte dalla circolazione di 3500 automobili”. Giovedì 16 febbraio (h 10.00) nell’Orto Botanico di Padova, il tema sarà affrontato in un convegno dal titolo “Un verde più nuovo dell’erba” che apre un’ulteriore discussione sul progetto di legge del consumo del suolo tra i prossimi provvedimenti al vaglio del Consiglio regionale. Coldiretti Veneto, in merito, si è già espressa dicendo SI al progressivo azzeramento del cemento e un secco NO ad infinite deroghe e norme transitorie che di fatto rendono nulla una legge che deve salvaguardare quello che rimane dopo aver sottratto intere campagne. I lavori saranno aperti dal saluto di Barbara Baldan prefetto dell’Orto Botanico di Padova. A seguire al tavolo dei relatori si alterneranno Maria Rosa Pavanello Presidente Anci Veneto, Alessandro Marata consigliere nazionale dell’ordine degli architetti, Iacopo Giraldo imprenditore e vivaista, Paolo Semenzato docente Università di Padova e Diego Signor, avvocato dello studio legale di Barel, Malvestio associati. Modera gli interventi il direttore di Coldiretti Veneto Pietro Piccioni.
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