Investire nella cultura quale asset prioritario per il rilancio e la crescita economica del Veneto, anche in vista dell’Anno europeo del patrimonio culturale proclamato dalla Commissione europea per il 2018. Questo l’obiettivo del bando “Cultura come investimento”, finanziato dalla Regione del Veneto con le risorse del Fondo sociale europeo e rivolto agli enti di formazione accreditati sul territorio regionale.
Alla scadenza del 5 giugno sono state presentate 13 proposte progettuali per una richiesta di contributo pari a quasi 740 mila euro su un totale di 1 milione di euro di risorse stanziate. Ora si riaprono i termini per un nuovo bando: fino al 24 luglio gli enti accreditati per la formazione continua, in partenariato con le istituzioni culturali pubbliche e private interessati, potranno ancora presentare progetti formativi destinati all’aggiornamento professionale degli operatori del Veneto nel settore della cultura, inteso nella sua accezione più ampia: archivi, biblioteche, musei, arti visive e dello spettacolo, artigianato artistico, editoria, radiotelevisione, nuovi media, design. Ciascun progetto deve prevedere, percorsi formativi e attività di accompagnamento finalizzate allo sviluppo di competenze specifiche per quanto riguarda il web e la multimedialità, ma anche una serie di competenze trasversali in materia di management e marketing, fund raising, sviluppo di nuove nicchie di pubblico, accessibilità e mediazione culturale, competenze linguistiche. I migliori progetti potranno ricevere un contributo pubblico fino a un massimo di 80 mila euro. Il web e la multimedialità rappresentano mondi con i quali chi si occupa di cultura deve fare i conti quotidianamente. E’ indispensabile essere ben preparati e questo bando assicura strumenti estremamente interessanti: consente di finanziare non solo interventi di formazione ma anche un supporto in termini di accompagnamento, consulenza aziendale e visite alle realtà più avanzate. Info sul bando e sulle modalità di partecipazione sono disponibili sul sito istituzionale regionale o presso la Direzione Formazione ed Istruzione.

Lascia un commento